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La terra sta perdendo le sue difese naturali? da Nature in arrivo due nuovi studi molto preoccupanti

Il clima della Terra è il frutto di un flusso continuo di energia (proveniente dal sole) e materia (vapore acqueo, CO2 e altri gas) tra atmosfera, oceani, vita animale, vita vegetale e suolo organizzato in un accurato equilibrio.

La terra sta perdendo le sue difese naturali? da Nature in arrivo due nuovi studi molto preoccupanti

Le variazioni di questo equilibrio dovute ai cambiamenti dell’attività del Sole, alle interazioni tra atmosfera, oceani,  ghiaccio, crosta terrestre e biosfera (ove si riscontrano le condizioni necessarie alla vita animale e vegetale) e alla mano dell’uomo (cambiamenti antropogenici) danno origine a ciò che viene comunemente definito come “mutamento climatico”.

La storia della Terra narra variazioni climatiche di vaste dimensioni verificatesi per cause naturali che hanno provocato immense devastazioni e spesso perdite di vite umane ma durante gli ultimi decenni gli esperti hanno documentato un pericoloso riscaldamento globale che indebolisce il suolo e le acque del nostro pianeta.

Di recente due studi pubblicati sulla rivista Nature testimoniano proprio i danni del riscaldamento terrestre attraverso l’analisi delle acque e del suolo. Il suolo e gli oceani del nostro pianeta assorbono generalmente circa la metà del CO2 immesso nell’atmosfera ma, il riscaldamento globale ne sta riducendo drasticamente le capacità. Per quanto riguarda i mari,  l’innalzamento della temperatura ha rallentato il ritmo con cui il carbonio viene assorbito dall’oceano e ha prodotto una maggiore evaporazione.

Relativamente al suolo i ricercatori sostengono che il graduale aumento di anidride carbonica atmosferica (CO2) ha accelerato il rilascio di metano e protossido di azoto nel terreno. Il suolo ospita minuscoli microrganismi che respirano CO2 ed espellono azoto e metano, gas che si diffondono nell’atmosfera accelerando il processo inquinante. Gli studi evidenziati da Nature mettono in risalto anche che l’effetto serra, oltre a riscaldare le acque marine, sia all’origine di forti precipitazioni e uragani nelle zone tropicali favorendo l’erosione del suolo.

L’effetto serra costituirebbe, quindi, il fattore principale del surriscaldamento del pianeta, influenzando la circolazione generale dell’atmosfera e, di conseguenza, l’evoluzione dei principali sistemi atmosferici.

Continuando ad aumentare la concentrazione di anidride carbonica nell’aria, nel giro di 50-100 anni, la temperatura della Terra potrebbe salire in media di due o tre gradi centigradi, valore che a latitudini polari potrebbe anche triplicarsi, con gravi ripercussioni sull’aumento del livello medio degli oceani in seguito alla fusione dei ghiacci.

Il surriscaldamento atmosferico potrebbe accelerare la diffusione di malattie infettive e diffonderne di tropicali influenzando notevolmente lo stato di salute di tutti gli esseri viventi.

Lo scenario descritto da Nature è preoccupante: i cambiamenti in atto stanno portando alla graduale distruzione del delicato equilibrio che costituisce il clima terrestre e su cui si fondano le condizioni necessarie alla sopravvivenza degli esseri viventi. Il pianeta è stato privato delle sue difese naturali, è come se il suo sistema immunitario si fosse ammalato ed allora è nostro compito cercare di favorirne la sopravvivenza.

L’uomo deve acquisire e diffondere una matura coscienza ecologica, diminuire le emissioni di CO2 ed impedire la distruzione dello strato di ozono, non deforestando eccessivamente e sostenendo una politica energetica da fonti veramente rinnovabili per avere aria più pulita e maggiori aspettative di vita in un habitat “sano” ed equilibrato.

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