L’aereo che va ad olio… da cucina
Pensavate che, una volta utilizzato, l’olio della vostra frittura fosse inutile? E se qualcuno vi dicesse che potrebbe essere un’ottima base per biocarburanti? Ebbene sì, l’olio di scarto della cucina è stato impiegato per la prima volta in un’impresa che ha senza dubbio del sensazionale: far volare un aeroplano.

Succede in Australia e la compagnia protagonista del mirabolante esperimento è la Qantas, che ha fatto volare uno degli aerei della propria flotta da Sidney ad Adelaide con una miscela composta da metà carburante tradizionale, il kerosene, e metà olio da cucina raffinato.
A finanziare l’impresa è stato il governo australiano con un cospicuo contributo di 500.000 dollari. Soldi ben spesi, a quanto pare, visto che l’innovativo biocarburante potrebbe rappresentare una svolta in chiave ambientale. L’inquinamento prodotto durante il volo, infatti, è risultato nettamente inferiore alla norma, con un abbassamento delle emissioni di diossido di carbonio del 60%.
È proprio il caso di dirlo: quando c’è di mezzo la tecnologia (e la buona volontà) nulla, ma proprio nulla, finisce nel pattume!
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