Meno noto del latte di riso o il latte di soia, il latte di amaranto è un prodotto buono e genuino, che arricchisce le colazioni grazie al ferro e al calcio che contiene. Gluten-free, privo di colesterolo e di lattosio, è perfetto per i celiaci e per chi segue regimi particolari. Vediamo tutti i suoi benefici e come si prepara in casa.
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Ricco di ferro e calcio, non contiene lattosio, può quindi essere assunto senza problemi dai celiaci e da chi soffre di intolleranze. Con un contenuto di colesterolo pari a zero, grassi buoni, carboidrati e proteine, il latte di amaranto è inoltre ideale anche per chi desidera perdere peso o per i diabetici.
Inoltre, grazie ai preziosi nutrienti, è un’ottima fonte di vitamine e minerali per vegani e vegetariani.
Il latte di amaranto è un prodotto benefico sotto più punti di vista. Vediamo quali sono i benefici che apporta:
Le fibre e le proteine rendono questa bevanda altamente nutriente e al tempo stesso facile da digerire. Sostiene quindi corpo e mente nei periodi particolarmente intensi.
Considerando i suoi alti valori di calcio e ferro, può essere una delle migliori alternative al latte animale anche per chi segue una dieta vegana.
Vediamo ora come preparare in casa questa bevanda vegetale. Vi occorrono un colino, un telo di cotone, un frullatore ad alta potenza oppure un mixer. Potete anche utilizzare l’apposita macchina per fare il latte vegetale, tipo chufamix, oppure, chi ce l’ha già, un estrattore di succo.
Preparazione. Lasciate i semi di amaranto a bagno nell’acqua per circa 6 ore, quindi sciacquateli per bene con acqua fredda. Fateli bollire per 15 minuti nell’acqua, aggiungete il sale. Mantenete il fuoco basso e mescolate. Spegnete e fate raffreddare. Frullate il tutto e filtrate bene con il colino. Conservate in una bottiglia di vetro in frigo per 2-3 giorni.
Si trovano facilmente nei negozi di prodotti biologici, supermercati ben forniti oppure on line: 100 gr costano circa 5-6 euro.
Conservare ben chiuso in frigorifero e consumare entro 2-3 giorni.
Questo latte vegetale è ottimo per essere consumato la mattina per la prima colazione, con cereali, muesli o frutta fresca, ma anche sotto forma di porridge con l’avena.
Si può utilizzare come un normale latte per la preparazione di dolci al cucchiaio, come budini o panna cotta, o come ingrediente per torte, salse, vellutate etc…
Con la polpa rimasta dalla preparazione del latte vegetale, l’okara, si possono realizzare polpette, burger vegetali, ma anche muffin, crackers e biscotti.
Il latte ricavato dai semi di amaranto può essere bevuto così com’è. Ha un gusto un po’ particolare a cui bisogna abituarsi.
Per mitigarlo lo si può dolcificare con miele, sciroppo d’acero o insaporirlo con vaniglia, cannella o altre spezie come noce moscata e zafferano.
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