Bevande

Quali sono le particolarità del latte di capra e a chi è adatto

Il latte di capra e le sue proprietà: andiamo a conoscerne le sue caratteristiche nutrizionali, le modalità di utilizzo e per chi risulta essere adatto.

Quali sono le particolarità del latte di capra e a chi è adatto

Il latte di capra è sempre stato importante da sempre nella storia dell’umanità, ma è caduto in disuso all’inizio del XX secolo. Recentemente è tornato in auge e sta comportando la creazione di nuove imprese, soprattutto giovanili che lo propongono come alternativa al latte di mucca.

Del resto il latte di capra ha buone proprietà dietetico-nutrizionali, gradevole anche nel gusto, è di gran lunga più digeribile del latte vaccino.  Molto consigliato ai bambini perché viene conservato a una temperatura di 62° al fine di lasciarne inalterate le sostanze nutritive.

Se ne trovano diverse varietà in base alla tipologia di razza da cui provengono. Da noi sono molto diffuse la Camosciata delle Alpi, l’Alpina e la Saanen.

Gusto e particolarità

Il suo gusto è particolarmente forte a causa della presenza di acidi grassi a corta catena. Purtroppo in giro c’è un po’ di confusione rispetto a questo alimento.

Spesso si esaltano le sue proprietà come se fosse un prodotto ideale per le numerose allergie e intolleranze o per chi deve seguire una dieta per abbassare il colesterolo alto. In realtà queste sono informazioni del tutto false, come vedremo tra poco.

latte di capra
Latte di capra: tutto quello che c’è da sapere

Latte di capra: proprietà nutrizionali

Il latte di capra è un buon alimento sostitutivo del latte vaccino. Ricco di calcio e fosforo, è utilie per il processo di mineralizzazione delle ossa. Presenti anche numerose vitamine, ad eccezione della vitamina B2, in modeste quantità. Nel latte di capra troviamo le stesse quantità di grasso del latte vaccino. Sono presenti inoltre sali minerali quali rame, potassio, manganese e ferro. 

Latte di capra: benefici

Il latte di capra possiede numerosi benefici spesso poco conosciuti, ma che andrebbero maggiormente messi in evidenza, perché è davvero una bevanda preziosa per il nostro organismo.

Non favorisce la produzione di muco, al contrario del latte vaccino. Per questa ragione, non crea problemi infiammatori nell’intestino. E’ facilmente digeribile e le sue molecole vengono assorbite rapidamente. In esso è presente inoltre la taurina, un amminoacido fondamentale per la sintesi della bile e la salute degli occhi. Infine non favorisce l’aterogenesi, il deposito di grassi nelle arterie e nei vasi sanguigni.

I benefici del latte di capra
Conoscete i benefici del latte di capra?

Controindicazioni

Come anticipato all’inizio, c’è molta confusione rispetto alla presenza o meno di lattosio nel latte di capra.

In realtà lo troviamo anche in questa bevanda, per cui se siete intolleranti è meglio evitarla. Lo stesso discorso vale per chi è allergico al latte vaccino. Non ci sono ancora studi accreditati per indicarne il consumo in chi presenta queste problematiche.

Anche chi ha necessità di seguire una dieta a basso contenuto di colesterolo deve fare attenzione, difatti è ugualmente presente anche se in minori quantità. Inoltre c’è scarsa presenza dell’acido folico.

I suoi utilizzi

Il latte di capra, come il latte vaccino, viene impiegato in cucina per la produzione di formaggi, ricotta, yogurt e altri prodotti caseari. Sono maggiormente noti i suoi utilizzi in ambito cosmetico, del resto tutti conosciamo i famosi bagni di Cleopatra nel latte di capra con il miele.

Il latte di capra è particolarmente adatto per chi ha una pelle secca e disidratata o per chi è stato esposto troppo al sole. Ad esempio potete utilizzare il burro di capra per fare una maschera per il viso fai da te. La lasciate riposare per circa 20 minuti e poi risciacquate con acqua tiepida: la vostra pelle sarà subito più setosa.

Quali prospettive?

A livello economico, i presupposti per dare impulso agli allevamenti di capra sono molti. In Francia i prodotti derivati dal latte di capra sono molto apprezzati così come in altri paesi extraeuropei, dove le quote di export potrebbero rappresentare delle nicchie di mercato interessanti. Proprio in Francia il 32% dei formaggi DOP è di origine caprina.

Inoltre, la capra è un animale che si adatta a zone impervie e aree geografiche disagiate che potrebbero essere ‘sfruttate’ in maniera razionale e riconvertite a un’attività economica in grado di recuperare aree rurali degradate.

Nel nostro paese sono molte le zone che potrebbero essere trasformate in allevamenti di capre: non mancano di certo il know-how o la tradizione e le opportunità economiche sembrano davvero interessanti. Senza contare che gli allevamenti di mucche rappresentano un fattore di inquinamento ambientale non indifferente perché responsabili della produzione del 74%  di gas serra (contro il 4% delle capre) liberati nell’atmosfera.

Le storie di alcuni allevamenti

Una delle aziende che ha deciso di rilanciare il latte di capra è Valbona, di Roberto Maccaferri a Sant’Agata Bolognese (Bologna). Quest’attività alleva capre e pecore nella pianura bolognese, producendo il latte che trasforma nel caseificio aziendale in formaggi quali lo stracchino e la robiola, ma anche ricotta e yogurt. Prodotti che vende al consumatore mediante il punto vendita e i mercati di ‘Campagna Amica’. Maccaferri con la sua azienda si è guadagnato una menzione speciale agli’Oscar Green’, il premio per l’innovazione in agricoltura promosso da Coldiretti Giovani Impresa.

Ma ci sono anche altri esempi. Giacomo Luigi Ruiu, di San Fedele Intelvi (Co), classe 1989, seguendo le orme del padre, ha sviluppato l’allevamento montano di famiglia in pieno alpeggio, dove ha realizzato anche un agriturismo, portando avanti un progetto di tutela della capra nera di Verzasca. O ancora Luca Cammarata, di Caltanissetta, che nelle campagne di San Cataldo trasforma il latte in formaggi e in yogurt.

Salendo un po’ più su, in Calabria, più precisamente a Camigliatello Silano, troviamo Fattoria Biò, dove si possono assaporare ‘capriccino’ e ‘cioccaprino’, bevande alternative pensate per chi, per salute o scelta etica, non consuma latte vaccino.

Chi l’avrebbe mai detto che, complice forse anche la crisi che attanaglia l’Italia da oltre 5 anni, anche l’allevamento delle capre da latte avrebbe rappresentato un’ottima opportunità di lavoro per i giovani ricchi d’iniziativa.

Altre informazioni e prodotti

Per approfondire sul tema del latte, sia vaccino che altri tipi vegetali, ecco alcuni articoli:

Se vi interessano le capre e i loro prodotti, ma volete approfondire anche la conoscenza dei vari tipi di latte vegetale, ecco alcuni libri e prodotti:

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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