Il latte senza lattosio è realizzato allo scopo di rendere questo importante alimento digeribile anche a chi sviluppa un’intolleranza verso questo suo componente.
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L’intolleranza al lattosio può verificarsi abbastanza frequentemente, soprattutto, con il passare degli anni provocando fastidiosi sintomi gastrointestinali che ne rendono la sua assunzione impossibile.
Questo tipo di latte rappresenta, quindi, una valida alternativa al tradizionale latte vaccino e allo stesso tempo presenta le sue importanti proprietà nutritive.
Il latte senza lattosio o latte delattosato è del normale latte di mucca privato del suo zucchero, ovvero del lattosio, in quanto questo può risultare poco digeribile o provocare una serie di fastidiosi disturbi alle persone che ne sono intolleranti.
Il latte senza lattosio si ottiene scomponendo il lattosio in due zuccheri, glucosio e galattosio più facilmente digeribili dal corpo umano.
I processi per ottenere questo tipo di latte sono due:
Il latte delattosato ha gli stessi valori nutrizionali del latte vaccino e contiene proteine, vitamine e sali minerali importanti per il benessere psicofisico.
L’unica differenza è data dalla sua maggiore digeribilità e da un suo sapore leggermente più dolce dovuto alla scomposizione del lattosio in fruttosio e galattosio dall’elevato potere dolcificante.
Le calorie del latte delattosato non sono diverse rispetto a quelle del latte di mucca e cambiano come per questo in base al suo essere scremato, parzialmente scremato o intero.
Il valore calorico del latte delattosato o del latte vaccino è il seguente:
Questo tipo di latte è un’importante fonte di calcio, un minerale fondamentale per la salute della ossa e dei denti.
Un corretto apporto giornaliero di calcio è importante soprattutto per le donne durante il periodo della menopausa per prevenire l’osteoporosi e le sue conseguenze come fragilità ossea e la possibilità di incorrere in fratture anche senza traumi che le possano giustificare.
Il latte senza lattosio ha un indice glicemico più alto rispetto al tradizionale latte vaccino, per cui chi soffre di diabete o di glicemia alta in assenza di problemi legati alla sua digeribilità dovrebbe prediligere quest’ultimo.
Il latte senza lattosio è facilmente reperibile in qualunque supermercato.
Molti dei più conosciuti produttori di latte hanno incluso nella propria produzione questa tipologia di latte, nella versione scremato, parzialmente scremato e intero, così come altri prodotti caseari sempre privi di lattosio.
Scegliere di bere latte senza lattosio non ha controindicazioni e questo prodotto può rientrare nelle diete anche di chi non è intollerante, ma ne apprezza comunque l’alta digeribilità.
Solo chi soffre di glicemia alta o diabete dovrebbe farne uso solo in casi di comprovata intolleranza al lattosio in quanto questo latte contiene una quantità di zuccheri leggermente superiore rispetto al latte vaccino.
La presenza o meno del lattosio non riduce, invece, i sintomi legati a un’eventuale allergia al latte e coloro che ne soffrono dovrebbero considerare la possibilità di bere latte vegetale.
Bere latte senza lattosio non è pericoloso per la salute, anzi rappresenta un’ottima opzione per poter continuare ad assumere gli importanti elementi nutritivi presenti nel latte e, soprattutto, il calcio, minerale fondamentale per preservare la salute delle ossa.
L’intolleranza al lattosio si manifesta a causa di mancata produzione di lattasi un’enzima che divide il lattosio in glucosio e galattosio per renderlo digeribile.
In genere, questa l’intolleranza al lattosio si manifesta con l’avanzare dell’età e si ha una diffusione diversa nelle varie aree del pianeta.
Nel Nord Europa solo il 10% circa della popolazione diventa intollerante al lattosio mentre in Africa e in Asia questa percentuale sale vertiginosamente sfiorando il 90%. Probabilmente questa differenza è dovuta a una minore abitudine delle popolazioni africane e asiatiche a consumare latte e latticini e questo li rende più facilmente predisposti a un’intolleranza.
L’intolleranza al lattosio si può manifestare con diversi fastidiosi sintomi che possono seguire direttamente la sua assunzione o manifestarsi anche a distanza di qualche ora.
Tra i principali disturbi che possono essere reputati un campanello d’allarme ci sono:
Gli intolleranti al lattosio oltre a scegliere un latte delattosato possono optare anche per latti vegetali, acquistabili in molte catene di supermercati, come:
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