I lavaggi nasali sono una sana abitudine, che permette di combattere, naturalmente, sinusite e raffreddore. Non ci sono controindicazioni alla loro realizzazione, per questo sono indicati anche per i bambini.
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I lavaggi nasali sono una pratica orientale ritenuta tra i metodi più efficaci per combattere raffreddori, riniti e sinusiti negli adulti e liberare il naso in caso di raffreddore nei bambini, anche neonati.
Le irrigazioni possono essere fatte anche con l’utilizzo di una sorta di teiera chiamata Lota Neti, con cui effettuare l’irrigazione delle cavità senza l’uso di farmaci.
Ma si possono effettuare anche con una siringa, o utilizzando appositi flaconi, venduti in farmacia, contenenti una soluzione salina che libera il naso chiuso.
Il lavaggio nasale è anche una forma di prevenzione, poiché aiuta a tenere pulite le fosse da muco e allergeni.
Si possono seguire lavaggi da soli a casa sia con prodotti già pronti che in maniera del tutto fai da te, purché si seguano adeguate precauzioni.
Infatti, possono peggiorare la situazione o portare all’insorgere di un’irritazione delle vie nasali o peggio ancora ad una infiammazione o un’infezione che richiede antibiotici.
Per preparare la soluzione salina casalinga da usare per il lavaggio potete procedere così.
In una bottiglia sterilizzata versate 500 ml di acqua bollita almeno 2 minuti e lasciate intiepidire. Aggiungete 1 cucchiaino raso di sale e 1 di bicarbonato di sodio. Agitate e poi aspirate almeno 5 ml di liquido con la siringa per procedere al lavaggio.
Se si decide di fare irrigazioni casalinghe sia con lo jala neti che con la siringa è importante sapere che si può utilizzare:
L’ideale è utilizzare i composti già pronti o al soluzione fisiologica perché offrono la giusta quantità di sale e l’acqua è sterilizzata. Preparare la soluzione in maniera casalinga, invece, comporta il rischio dii mettere troppo poco sale oppure in eccesso. Questa seconda eventualità potrebbe causare irritazione al passaggio nasale.
Altro rischio del fai da te è la bassa sterilità dell’acqua usata. Se non è maneggiata con cura e bollita bene, si rischia la contaminazione da germi e batteri che possono provocare infiammazioni e infezioni alle vie nasali.
Ricordate di utilizzare dell’acqua sterile per l’irrigazione. Può essere:
È possibile fare i lavaggi nasali con una siringa senza ago, oppure utilizzare degli appositi flaconi spray che contengono già una soluzione termale o salina per la pulizia del naso.
Il metodo è sempre lo stesso, sia con spray confezionati che con la siringa, l’importante è sistemarsi sopra il lavandino perchè la soluzione deve entrare e uscire dalle narici e cadere verso il basso:
Questo sistema è perfetto anche per effettuare lavaggi nasali sui bambini, sia con raffreddore e mal di gola. che per tenere pulite le cavità nasali. Ricordatevi di utilizzare sempre una soluzione a temperatura corporea e non fredda.
I lavaggi possono essere fatti usando una comoda bottiglia di soluzione fisiologica, quella venduta in farmacia in bottiglie da 150 a 500 ml è sterile, sicura e dosata di sale in maniera giusta. Si tratta di una preparazione isotonica pronta preparazione sterile di acqua e sale (sodio cloruro) generalmente al 0,09%.
In casi di muco piuttosto denso è possibile usare una soluzione ipertonica, a maggiore concentrazione di sodio, fino al 3%.
Se risulta fredda, specie d’inverno, andrà leggermente intiepidita a bagnomaria per portarla alla temperatura corporea di 35°-37°.
Levate la chiusura di sicurezza in alluminio, ma lasciate il tappo di gomma. Inserite poi l’ago della siringa nel tappo e riempite di fisiologica, almeno 5 ml, la siringa. Irrigate le narici, prima una poi con l’altra.
Quando si è raffreddati, speso una narice è più chiusa dell’altra, anche in funzione della posizione che si assume per dormire. Fare l’irrigazione nasale consente di fluidificare il muco e liberare le narici e i seni nasali dal muco prodotto in eccesso che può ristagnare e in alcuni casi infettarsi.
Però se una narice è molto intasata, il lavaggio non è completo e l’acqua non passa da una narice all’altra. Il consiglio è di usare la siringa e spingere con leggera forza il pistone per far fuoriuscire il liquido, senza eccedere, per non rompere i capillari delle pareti nasali o causare danni.
Dopo 3-4 lavaggi ed essersi soffiati il naso, le narici dovrebbero liberarsi entrambe.
Questa tecnica di igiene personale non previene solo le infezioni virali da rinovirus, causa del raffreddore. È infatti anche un metodo per contrastare influenza e virus gastroenterici.
La sua azione protettrice delle mucose non interviene solo eliminando la causa, ma anche attivando le cellule presenti nell’epitelio nasale, che hanno il compito di trasportare il muco.
È utile anche in caso di :
Nei bambini le docce nasali aiutano a curare efficacemente infezioni batteriche che possono dar luogo ad otite, adenoidite, sinusite, faringite e laringite.
I bimbi più piccoli, poi, non sono capaci di soffiarsi correttamente il naso. Quindi in caso di raffreddore il lavaggio è l’unico modo per aiutarli a liberare il nasino dal muco e farli respirare meglio, in particolare la sera prima di andare a dormire.
Ma è anche una terapia coadiuvante in caso di asma, bronchite cronica e fibrosi cistica.
Per effettuare il lavaggio nasale ad un neonato, basta sdraiare il piccolo a pancia in su con la testa piegata da un lato. Il momento migliore dipende dall’età del piccolo.
Con i bambini di 5-6 anni si possono utilizzare degli spray nasali realizzati con ingredienti naturali o fiale di soluzione salina o spray già pronti, o ancora procedere con una boccetta a spruzzo in cui versare la fisiologica e poi spruzzare nel naso.
Se si ha il raffreddore è possibile irrigare il naso più volte al giorno fino a liberarlo completamente. In generale, a scopo preventivo, si può eseguire questa pratica 1 volta al giorno.
Si possono eseguire 3-4 lavaggi al giorno se si soffre di rinite allergica o raffreddore, finché non si ha la sensazione di naso aperto.
Le irrigazioni nasali secondo la pratica yoga si chiamano jala neti. Per farle si può usare anche il neti pot, una brocca a forma di teiera che spinge un flusso di acqua o soluzione salina nei passaggi nasali, andando ad eliminare il muco accumulato e gli allergeni intrappolati.
Se ne possono trovare di forme leggermente differenti.
Sicuramente, eseguire lavaggi nasali utilizzando la tecnica dello jala neti porta notevoli vantaggi. Vediamo qui di seguito:
Per un utilizzo sicuro del neti lota, la teiera per i lavaggi nasali consigliati nella pratica yoga bisogna maneggiare bene la teiera e seguire correttamente i passaggi
Preparate la soluzione salina o usate la fisiologica a 37°.
È molto importante disinfettare e pulire a fondo la teiera per jala neti per evitare infezioni. Dopo ogni utilizzo, sciacquare il dispositivo con acqua disinfettata.
Lasciatela aperta e fatela asciugare all’aria. Per una maggiore igiene, lavate anche con acqua calda e sapone antibatterico. Se la usate regolarmente, andrà cambiata ogni 2-3 mesi.
In commercio sono disponibili diversi prodotti già pronti per le irrigazioni degli adulti. Sarà molto più comodo eseguire questa pratica. Lo svantaggio, rispetto alla scelta di usare fisiologica e siringa, è che sono molto più costosi.
Ci sono flaconi spray di acqua termale pronta per essere spruzzata nelle narici, oppure di acqua marina sterilizzata e filtrata, anch’essa in bottigliette spray o fialette.
È consigliabile non effettuare lavaggi nasali in caso di epistassi. Ma anche nel caso di insorgenza di infiammazioni delle mucose accompagnate da sintomatologia dolorosa. È importante prestare attenzione a non usare soluzioni troppo calde o salate, che possono causare irritazione e lesioni.
Nel caso di irrigazioni nasali sui più piccoli, ricordate che la quantità di prodotto da utilizzare varia dai 5 ml, se il piccolo ha meno di 12 mesi, a 10 ml (dai 12 ai 36 mesi).
Inoltre, il liquido dev’essere sempre in temperatura corporea (quindi non superiore ai 37°)
Mai utilizzare una soluzione fredda, specie se le irrigazioni vengono fatte a seguito di un intervento chirurgico ai seni nasali. Al contrario, irrigazioni fredde potrebbero provocare la formazione di piccole escrescenze ossee che possono essere confuse con cisti e polipi.
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