L’energia geotermica marina è un particolare tipo di energia derivante dal calore naturale della Terra: la sua produzione si basa sullo sfruttamento dei vulcani sottomarini. Mentre lo sfruttamento della geotermia come fonte energetica risale ai primi del Novecento, l’idea di utilizzare i giacimenti sottomarini è recentissima e sostanzialmente non è stata ancora mai messa in pratica.
L‘Italia, da sempre in prima linea nel settore geotermico (la Toscana è una delle regioni del mondo che sfruttano maggiormente questa fonte di energia), è particolarmente all’avanguardia in questo settore: il primo progetto a livello mondiale di valorizzazione dell’energia geotermica marina, presentato nell’Aprile del 2010.
L’iniziativa si basa sullo sfruttamento dell’energia prodotta dal distretto vulcanico sottomarino presente nell’area dei Marsili, nella zona sud-ovest del Mar Tirreno, in cui sono stati rilevati cospicui giacimenti di fluidi geotermici a temperatura elevata, generati appunto da una forte attività vulcanica (vedasi anche la figura in alto, una mappa realizzata da un team dell’università di Trieste, che ha utilizzato appositi sensori sul fondale marino per rilevare i fluidi geotermici a elevata temperatura).
Sono ancora tutte da definire, comunque, le tecnologie per l’estrazione e lo sfruttamento di questa energia e i relativi costi: a occuparsene un pool di enti specializzati tra cui l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’Istituto per la Geologia Marina del CNR, il Politecnico di Bari e il Centro di Ricerche Sperimentali dell’Università di Chieti.
Il potenziale di sviluppo è molto rilevante. L’energia geotermica marina, benché sul piano teorico non sia considerabile una fonte di energia rinnovabile (il decadimento nucleare all’origine del rilascio di energia termica è destinato prima o poi a concludersi), è virtualmente inesauribile se considerata dal punto di vista del fabbisogno umano: inoltre la sua estrazione comporta un basso impatto ambientale e non genera alcun tipo di inquinamento. Va tenuto presente, comunque, che attualmente l’energia geotermica costituisce meno dell’1% del totale dell’energia prodotta nel mondo.
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