Piante e fiori

Tutto sul lentisco, conosciuto anche come l’albero del mastice

Scopriamo le sue proprietà, come coltivarlo e utilizzarne l'olio per la cura della pelle e la resina per un liquore

Il lentisco, o albero del mastice, è un arbusto dal portamento cespuglioso che caratterizza gli ambienti della macchia mediterranea. Facile da coltivare, è attualmente considerata una pianta ornamentale ma sono degne di interesse anche le proprietà benefiche ad essa attribuite.

Tutto sul lentisco, conosciuto anche come l’albero del mastice

Origine e nome scientifico

Chiamato anche erroneamente lentischio, è il nome di un arbusto sempreverde che appartiene alla famiglia botanica delle Anacardiaceae, la stessa del pistacchio, ed è originaria del bacino mediterraneo.

Di facile coltivazione come pianta ornamentale, è interessante anche per le sue notevoli proprietà benefiche. In passato era largamente utilizzato l’olio ottenuto dalle sue bacche e da altre parti della pianta. Anche la resina da essa ricavato trova possibilità di impiego ed interessanti caratteristiche benefiche.

L’albero di lentisco: cos’è

Conosciuto anche come mastic tree o albero del mastice, è un arbusto originario del bacino mediterraneo ed in grado di adattarsi a varie condizioni climatiche.

Risulta rinomato anche per la sua resina e per l’olio che si ricava dalle sue bacche.

Lentisco albero

L’arbusto (nome scientifico Pistacia lentiscus) appartiene alla stessa famiglia botanica del pistacchio. Si trova anche sul territorio nazionale allo stato selvatico ed è presente soprattutto lungo la fascia costiera.

Lentisco: caratteristiche

Pianta cespugliosa ed aromatica, può raggiungere fino a 3-4 metri di altezza nel suo massimo sviluppo.

I frutti di queste pianta sono simili a delle piccole bacche, caratterizzate da dimensioni molto ridotte e forma sferica.

lentisco

Il colore rosso intenso vira verso tonalità molto più scure, quasi nere, in fase di maturazione avanzata.

Lentisco: habitat

Questo arbusto è originario della macchia mediterranea. Predilige ambienti collinari e pianeggianti e si trova essenzialmente in aree che non superano i 600 metri di altezza.

Nella nostra penisola è diffuso soprattutto in Liguria, nelle fasce costiere del Paese e sulle isole, come la Sardegna dove sorge in modo spontaneo.

Lentisco: coltivazione

Questo particolare albero viene coltivato in ambito domestico soprattutto per scopi ornamentali. Non richiede troppe accortezze ed è considerato una delle piante facili da coltivare.

Attecchisce anche in terreni poveri e si adatta con una certa facilità anche alle condizioni ambientali più difficili. Tuttavia, è importante evitare l’esposizione della pianta a temperature troppo basse.

Se non subisce le condizioni di aridità, può invece risentire di gelate e periodi di freddo prolungato. Per la coltivazione è consigliabile garantire un’esposizione al sole o una zona semi ombreggiata.

lentisco

Meglio inoltre garantire delle annaffiature costanti, soprattutto durante il periodo il periodo primaverile ed estivo. Annaffiare ogni 2 settimane assicura la crescita ottimale di questo arbusto. Nei mesi più freddi dell’anno, invece, l’apporto idrico può essere ridotto.

Lentisco: bonsai

Si possono trovare delle piante di differenti età presso i rivenditori di bonsai oppure all’interno di vivai specializzati.

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Lentisco: la fioritura

Il periodo della fioritura generalmente si colloca in piena primavera, in particolare tra i mesi di marzo e maggio, e si può protrarre per diverse settimane.

Lentisco: tutti i benefici

Le proprietà benefiche attribuite a questa pianta sono numerose e legate ad i principi attivi in essa contenuti. Ad essa vengono ricondotte proprietà antinfiammatorie, antiossidanti ed antibatteriche.

In particolare, l’olio ricavato da varie parti della pianta contiene un buon concentrato di sostanze polifenoliche, degli antiossidanti che lo rendono un ottimo antirughe.

Olio di lentisco

L’olio di lentischio ha trovato largo impiego in cucina, soprattutto sull’isola sarda. Qui è infatti noto come “ozzu de listincu”.

La sua fabbricazione consiste nel raccogliere i frutti quando sono ancora rossi, ed estrarre i semi per cuocerli in acqua bollente. La cottura permetterà di ottenere l’olio che si separerà dal succo salendo in superficie, perché con peso specifico minore.

L’olio crudo così ottenuto è puro, di colore verde ed è utilizzabile sia in cucina che in cosmetica. Sul mercato si possono però trovare anche versioni più raffinate con diversi colori che vanno dal giallo paglierino al marrone.

Occorrono circa 100 kg di semi per produrre dagli 8 ai 10 l di olio, il che spiega la sua rarità e il prezzo elevato. Per questo motivo esistono anche il meno caro macerato oleoso ricavato dalla lenta macerazione delle bacche in olio vegetale naturale per poter beneficiare di tutte le virtù di questa pianta.

Olio di lentisco per la bellezza della pelle

Si utilizza da solo o in combinazione con altri oli vegetali come l’olio di calendula, l’olio di jojoba o l’olio di mandorle dolci come olio antirughe, ma se ne può mescolare qualche goccia con la consueta crema idratante.

lentisco

Utile soprattutto per la sua azione lenitiva ed idratante per la pelle è presente anche in vari prodotti cosmetici.

Tra le sue proprietà:

  • contrasta l’invecchiamento della pelle del viso, grazie all’azione antiossidante degli acidi fenolici e degli acidi grassi in esso contenuti.
  • aiuta anche a ridurre le occhiaie
  • aiuta a combattere i brufoli e i problemi di acne giovanile.
  • idrata e nutre la pelle del corpo, in particolare quella secca, e le malattie ad essa correlate come funghi, eczemi, psoriasi. Si usa puro più volte al giorno, con piccoli massaggi, frizionando bene la parte interessata fino al suo completo assorbimento.
  • massaggio linfatico, si può aggiungerne qualche goccia ad un olio da massaggio per un massaggio verso le vie linfatiche o verso il cuore per migliorare la circolazione venosa.
  • dona volume e lucentezza a tutti i tipi di capelli ma è particolarmente adatto per capelli ricci. Nutre il cuoio capelluto in profondità, evitando la comparsa di forfora e di irritazioni del cuoio capelluto. È anche noto per ritardare il processo di imbiancamento e stimolare la crescita. Se  ne aggiunge qualche goccia allo shampoo o al balsamo.
  • combatte la cellulite, grazie alla sua azione decongestionante e drenante, aiuta ad eliminare la ritenzione idrica. Per risultati ottimali, dovrebbe essere utilizzato nei massaggi drenanti 2 volte al giorno.

Consigli d’uso dell’olio di lentisco per la pelle e i capelli

Si consiglia di applicare sulla pelle qualche goccia di olio puro 1-2 volte al giorno e di massaggiare delicatamente.

Potete anche miscelarlo in piccole quantità con la crema da giorno per beneficiare delle sue proprietà idratanti.

lentisco

Sui capelli, potete applicare l’olio su tutta le lunghezze, insistendo sulle punte. Coprite e lasciate in posa per qualche ora.

Sciacquate accuratamente e lavate più volte per rimuovere l’untuosità. Inn caso di capelli secchi questo trattamento è consigliato almeno 1 volta alla settimana. Potete anche aggiungerne qualche goccia allo shampoo.

Olio di lentisco in cucina

In ambito culinario è meno pregiato e rinomato dell’olio extravergine di oliva, ma ne rappresentava un valido surrogato a tavola.

L’uso alimentare è sempre meno diffuso, anche per i suoi costi elevati e prevale invece l’impiego cosmetico ed eudermico.

In passato trovava impiego anche nelle lampade per l’illuminazione.

Resina o mastice di lentisco

Dalla corteccia si ricava una resina chiamata anche mastice che, una volta distillata a vapore, produce un ricercato olio essenziale di lentisco, i cui principi attivi altamente concentrati dimostrano di avere proprietà simili a quelle dell’olio vegetale.

La differenza è basata esclusivamente sulle quantità da utilizzare e sulle modalità di somministrazione.

Il liquore di lentisco

Dalla resina di questa pianta si può ottenere anche un ingrediente utile per la realizzata di liquori.

Conosciuto in Grecia come Mastika o Mastiha, è una bevanda con base alcolica prodotta dalla fermentazione dell’uva e aromatizzata con la resina che si ottiene dalla corteccia del lentisco.

Ciò contribuisce ad attribuire il caratteristico e distintivo aroma di pino di questo liquore greco.

Lentisco: controindicazioni

Le proprietà e gli utilizzi, soprattutto cutanei, di questo prodotto sono ancora oggetto di studi ed approfondimenti.

Risulta pertanto importante valutare con cautela l’uso di questo olio o di altri prodotti ricavati dall’arbusto per il trattamento di disturbi cutanei.

In particolar modo è opportuno prestare attenzione in caso di ipersensibilità ai principi attivi e ai  componenti dell’olio di lentisco e non usare se incinta e sui bambini piccoli.

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