Il lichene islandico o Cetraria islandica è un lichene, generalmente di colore bruno, tipico delle aree montane di Europa e Asia. Il suo nome, come è intuibile, deriva però dall’Islanda, l’isola in cui è maggiormente presente. Oggi lo scopriremo meglio in questa guida dedicata.
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Il lichene islandico, per via del suo elevato contenuto in lichenina, acido folico e vitamine del gruppo B, viene utilizzato tradizionalmente come nutrimento.
Nel XVII secolo, vennero però scoperte anche le sue altre proprietà medicamentose. Il lichene d’Islanda è infatti in grado di curare la tosse, stimolare la digestione e contrastare nausea e vomito.
Il lichene artico è conosciuto principalmente per le sue virtù di espettorante e calmante della tosse. Ma è anche un tonico e un disinfettante, in quanto contiene acidi lichenici amari e acido cetrarico.
Si dice inoltre che la cetrarina possa combattere nausea e vomito, quindi viene utilizzato anche per facilitare la digestione, mentre l’acido usnico è ideale per contrastare i problemi renali e respiratori ma è anche un gastroprotettore. L’azione decongestionante e protettiva è garantita anche da isolichenina e mucillaggini.
SPECIALE: Ginestra: proprietà e utilizzi
Per curare tosse, asma e mal di gola, risulta efficace sotto forma la tintura madre o lo sciroppo di lichene islandico, mentre il decotto è utile a livello gastrointestinale, anche in caso di nausee in gravidanza.
In particolare, per un infuso, da assumere 3-4 volte al dì, preparare 2 cucchiaini di lichene islandico con 250 ml di acqua bollente. Da lasciare a riposo per 10-15 minuti e poi filtrare. In alternativa, potete versare, in un 1/2 bicchiere d’acqua, 25 gocce di tintura madre, con cui effettuare dei gargarismi contro le faringotonsilliti, per 3 volte al giorno.
Per il decotto è sufficiente 1 cucchiaio scarso per ogni tazza d’acqua fredda; da filtrare dopo 10 minuti di infusione e bere dopo i pasti. In erboristeria si può trovare anche l’estratto secco, da consumare quotidianamente nelle dosi di 500-1000 mg.
In caso di eruzioni cutanee e ferite, meglio utilizzare prodotti, presenti in commercio, che lo contengono. Come ad esempio i dentifrici e l’igiene intima, ma anche disinfettanti e detergenti per la pelle grassa.
Il lichene artico non presenta particolari controindicazioni all’uso, ma è sempre meglio consultare il medico prima di decidere di utilizzarlo, in particolare in caso di gravidanza.
È sconsigliato a chi soffre di gastrite e ulcera poiché l’acido cetrarico può comportare un peggioramento dei sintomi. Inoltre può interagire con i FANS.
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