Più comunemente chiamati gigli, i Lilium sono piante bulbose coltivate a scopo ornamentale in giardino, in vaso e come fiori recisi per il loro design regale e molto elegante.
Andiamo a scoprire le numerose varietà e tanti utili consigli per coltivarli.
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I Lilium sono piante appartenenti alla famiglia delle Liliaceae originarie dell’Europa, dell’Asia e del Nord America.
Presentano bulbi costituiti da numerose scaglie appiattite, leggermente acuminate e serrate a formare un disco centrale con radici perenni nella parte inferiore e uno stelo fiorifero eretto e rigido nella parte superiore.
Lo stelo, lungo dai 60 ai 120 cm, è ricoperto da foglie opposite lanceolate di colore verde e disposte in ordine sparso.
In base alla varietà, i profumatissimi fiori possono essere di tantissimi colori: bianco, crema, rosa, giallo, arancio, viola, lilla, rosso…. Indipendentemente dal colore, presentano una corolla a forma di ombrello costituita da 6 petali e 6 stami terminanti con sacche polliniche di color rosso -bruno.
Esistono circa 80 specie diverse di Lilium che si distinguono per colore, forma e dimensioni dei fiori, nonché per l’altezza degli steli.
Tra le cultivar più note da coltivare in piena terra ricordiamo:
Tra le specie più adatte alla coltivazione in vaso, citiamo:
I Lilium orientali si contraddistinguono per i fiori altamente decorativi e molto eleganti, in svariati colori. Fioriscono nella seconda metà dell’estate ed emanano un dolcissimo profumo.
Tra le diverse varietà, i lilium orientali sono i meno rustici e preferiscono un’esposizione ben soleggiata. Si consiglia di estrarli dal terreno a fine stagione e conservarli in un luogo fresco e asciutto. Citiamo:
Infine, vi sono anche numerosi ibridi tra le varie specie. Tra gli ibridi più interessanti ricordiamo:
I Lilium fioriscono in piena estate e, nelle giuste condizioni ambientali, possono produrre fiori praticamente tutto l’anno.
Dopo la fioritura, la pianta ingiallirà e seccherà naturalmente. Si può quindi fare a meno di tagliare i fiori e neppure la potatura serve. Bisogna comunque continuare ad annaffiare la pianta con generosità per evitare che si secchi anche il bulbo.
La coltivazione di questi bulbi è tra le più semplici. L’ideale è metterli a dimora in primavera così da avere la fioritura in piena estate.
Come per tutte le bulbose, è molto importante che il terreno sia lavorato in profondità. Pertanto, va vangato fino almeno al quadruplo dell’altezza dei bulbi. In questo modo, per i bulbi sarà molto semplice estendere le radici in profondità ed ancorarsi bene al terreno. Altra regola fondamentale: impiantarli almeno ad una profondità tripla rispetto all’altezza del bulbo.
Tra una pianta e l’altra, lasciare almeno il doppio del diametro del bulbo. Se la pianta è di una varietà che tende a diventare molto alta, lasciare ancora più spazio.
È importante scegliere bulbi che risultino pesanti, e con scaglie integre e prove di segni di muffa.
Una volta fatto ciò, non resta altro da fare che continuare con le concimazioni e aspettare che lo stelo si secchi per poi strapparlo.
Fattori da considerare per la buona crescita
Vediamo ora i parametri necessari per la crescita in salute del nostro Lilium.
I Lilium sono stupendi se accostati ad arbusti (come le rose), graminacee o erbacee perenni. Per l’enorme somiglianza, stanno molto bene anche vicino agli hemerocallis.
È un’ottima idea quella di creare delle bordure o delle aiuole che raggruppino bulbose o rizomatose dalla fioritura estiva, ed anche porli alla base delle rampicanti. Con le loro foglie, infatti, ne potranno nascondere la base che risulta spesso spoglia ed antiestetica.
Queste bulbose raramente disturbano le piante vicine con la vegetazione né con le radici. Infine, essendo la parte aerea molto verticale, sono perfette da inserire anche negli spazi angusti tra la vegetazione.
Come tutte le bulbose, anche i bulbi di Lilium vanno impiantati in autunno o a inizio primavera, in un terreno ben lavorato, soffice e ricco di sostanza organica. I bulbi vanno impiantati con la punta rivolta verso l’alto in buche profonde 20-25 cm e tra loro distanti circa 10-15 cm.
I Lilium si moltiplicano per divisione dei bulbi o per seme.
La riproduzione per semina, che in genere si effettua in autunno, richiede un periodo di germinazione variabile in base alla specie. Per il Lilium auratum, il canadense e il Lilium superbum serv qualche mese, mentre il Lilium regale e il longiflorum necessitano addirittura di qualche anno.
I Lilium coltivati in vaso vanno rinvasati quando le radici cominciano a fuoriuscire dai fori di drenaggio dell’acqua. Di solito, il vaso deve avere un diametro di almeno 30 cm, e il terreno deve essere fresco e nuovo. In ogni vaso è possibile impiantare massimo 3 bulbi.
In questo caso, occorre scegliere un vaso che sia profondo almeno 35-40 cm.
La pianta va tenuta rigorosamente a mezz’ombra perché la troppa luce ed il calore potrebbero danneggiare gravemente sia i fiori che le foglie, provocando il precoce disseccamento della pianta stessa. Al fine di ottenere un buon risultato estetico, i bulbi vanno piantati molto fitti ma senza toccarsi.
Si consiglia di estrarre ogni anno dal vaso i bulbi.
Controllare ancora di più le irrigazioni evitando sia il ristagno idrico che l’eccessiva aridità del substrato.
I bulbi vanno conservati in un luogo fresco e asciutto, in una cassetta di legno, un sacchetto di carta o una scatola da scarpe.
I Lilium temono l’attacco degli afidi neri o pidocchi che formano dense colonie nerastre sugli steli, nelle ascelle fogliari e sui fiori non ancora sbocciati. Tra gli insetti, il nemico più temuto è invece il crioceride del giglio, il Lilioceris lilii, un coleottero pericoloso sia allo stadio adulto che allo stadio di larva. I Lilium possono anche venire infestati dalle limacce e dalle chiocciole perché sono ghiotte dei germogli più teneri e non ancora sviluppati. Infine, sono sensibili alle infestazioni delle muffe del genere Penicilium che possono manifestarsi soprattutto in inverno e in primavera.
Per prevenire le infestazioni da muffe, è sufficiente collocare i bulbi in zone fresche e con un adeguato arieggiamento, mentre gli afidi possono essere combattuti con antiparassitari biologici, come l’antiparassitario all’ortica, quello all’aglio o quello al piretro.
Dall’elevato potere decorativo, i fiori del Lilium sono usati per abbellire le case, le chiese, i banchetti nuziali e i bouquet da sposa. In aromaterapia vengono invece utilizzati per le sue essenze dal benefico potere rilassante.
Considerato il più antico fiore usato a scopo ornamentale, troviamo il Lilium nell’iconografia e nelle tradizioni di varie civiltà e culti. Negli imperi egiziano ed assiro, era l’emblema della sovranità reale e dell’innocenza verginale delle ragazze avviate al matrimonio. Per i Greci e i Romani rappresentava invece l’amore sublime e la procreazione. Specie quello bianco, simboleggia il candore e quindi l’innocenza e la verginità. Il lilium giallo è simbolo di nobiltà mentre quello rosa simboleggia la vanità.
Ogni varietà presenta un diverso grado di tossicità che risulta molto elevata soprattutto in specie, quali:
Il grado di tossicità dei Lilium risulta pericoloso soprattutto per gli animali di piccola taglia, come i gatti in cui possono indurre insufficienza renale.
In caso di avvelenamento, portare immediatamente dal veterinario che indurrà il vomito e somministrerà del carbone vegetale.
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