Lo scandalo delle perreras in Spagna deve terminare
Mentre la Commissione UE ha recentemente approvato la nuova ‘Strategia sul benessere degli animali’ escludendo dalle norme a tutela l’intera categoria degli animali da compagnia, in uno Stato europeo come la Spagna imperversa ancora la tragica realtà delle perreras.
In questi canili lager, gli amici più fedeli dell’uomo sono destinati ad un breve periodo di permanenza (massimo 10 giorni) trascorso il quale possono essere soppressi se nel frattempo non interviene qualcuno ad adottarli sborsando fino a 50 euro.

In effetti quello delle perreras è diventato un metodo ‘efficace’ per risolvere alla radice la questione del randagismo creando un vero e proprio business.
Ma l’Europa può accettare una tale politica nonostante i passi avanti fatti anche a livello legislativo nel riconoscimento dei diritti di animali da compagnia come i cani?
L’onorevole Zanoni dell’Italia dei Valori ha richiesto un’interrogazione al Parlamento europeo affinché si assuma una decisa posizione contro lo scandalo dell’uccisione di randagi, che accomuna la Spagna ad altre nazioni facenti parte dell’Unione europea come la Romania.
È inderogabile pertanto una normativa che stabilisca degli standard minimi di tutela di cani e gatti (e non solo) evitando esplicitamente l’uccisione degli stessi.
L’associazione ‘Una zampa per la Spagna’ è nata a seguito del clamore, anche mediatico, suscitato dalla realtà delle perreras spagnole per cercare di offrire una seconda chance ai cani destinati ad una morte certa per eutanasia. In attesa di un intervento decisivo dell’UE ecco una iniziativa per aiutare i cani delle perreras.
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