In questo approfondimento parleremo della Lythrum salicaria, una pianta che tutti, almeno una volta, avranno incontrato. Chiamata anche Salcerella e in tantissimi altri modi, si tratta infatti di una pianta che cresce spontanea lungo le rive dei fossi, di fiumi, laghi e zone paludose di acqua dolce e salmastra. Questa specie erbacea ha uno sviluppo piuttosto consistente tanto da essere conosciuta come varietà infestante. Inoltre, è anche nota per le sue proprietà medicinali. Possiede infatti proprietà astringenti, antiemorragiche ed antibatteriche.
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Si tratta di una pianta erbacea perenne originaria di Asia ed Europa. Diffusissima in Europa come pianta decorativa, cresce spontaneamente nei luoghi umidi, lungo le rive di fiumi, laghetti e corsi d’acqua.
In alcune parti del mondo è considerata infestante. Per le sue proprietà, viene anche utilizzata in ambito erboristico e fitoterapico.
Vediamo le caratteristiche principali che contraddistinguono questa pianta.
Dal greco lýthron, che vuol dire ‘sangue’. Si riteneva infatti che questa pianta fosse in grado di fermare le emorragie. Il nome generico Salicaria si riferisce invece al fatto che le foglie somigliano a quelle del salice.
Nelle varie regioni e zone italiane, questa varietà botanica è conosciuta con vari nomi:
In piena estate, da giugno a settembre, la Lythrum esplode in spighe violette. Essendo una di quelle piante che richiedono poca luce, potrete collocarla a mezz’ombra e anche in piena ombra per arricchire angolid el giardino altrimenti poco fioriti e colorati.
Trattandosi di una pianta che cresce allo stato spontaneo, è poco esigente e quindi abbastanza semplice da coltivare.
Vediamo nello specifico le indicazioni per una corretta coltivazione.
Se si vogliono ottenere nuovi esemplari è possibile procedere in una delle seguenti modalità:
Gli abbinamenti ideali sono con con altre piante e fiori da ombra come l’Astilbe, la Ligularia, il Platycodon e la Filipendula.
Si tratta di un a pianta piuttosto rustica e resistente e, come tale, difficilmente viene colpita da malattie e/o parassiti.
Se collocata vicino a piante più soggette a questo genere di problematiche, prima della ripresa vegetativa, può essere utile intervenire applicando un prodotto specifico a spettro ampio.
Viene annoverata tra le piante officinali per le sue divesre proprietà terapeutiche.
Contiene principi attivi come i tannini gallici, gli antociani, i flavonoidi, il glicoside salicarina, resine e mucillagini. Le vengono riconosciute le seguenti proprietà:
In passato, le radici erano usate per conciare le pelli e i fiori come coloranti, alimentari e di fibre naturali.
Le foglie sono un ottimo surrogato del tè, mentre i germogli si possono mangiare in insalata.
Si può utilizzare in firoterapia in vari modi:
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