Da consumare con cautela, le mandorle amare sono una varietà di mandorle da ingerire solo cotte ed in limitate quantità per evitare rischi per la salute.
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Le mandorle amare sono una varietà di mandorle riconoscibili sia per il sapore che per la forma. A differenza di quelle dolci, devono essere consumate con particolare cautela dati gli effetti potenzialmente tossici e letali.
Questo tipo di mandorle sono i semi presenti all’interno del guscio del frutto della pianta Prunus Dulcis var. Amara. Sebbene i semi della pianta di mandorlo siano generalmente dolci, alcuni possono risultare amari.
Lo speciale aroma di queste mandorle sembra riconducibile ad un singolo gene recessivo che determina questo sapore. Come ingrediente per i dolci, donano un particolare ed inconfondibile aroma.
Queste cugine meno nobili e salutari delle mandorle dolci possono essere consumate. Tuttavia, è estremamente importante sottoporle a cottura prima del consumo, per evitare qualsiasi tipo di rischio per la salute.
Il consumo di questo alimento crudo è del tutto controindicato. D’altra parte la dose considerata letale è pari a circa 50 mandorle, decisamente difficili da ingerire dato il sapore poco gradevole.
La cottura di queste mandorle scongiura il rischio di problemi per la salute umana. Grazie alla particolare sensibilità al calore, infatti, l’acido cianidrico, che rende questo alimento potenzialmente pericoloso, non è pericoloso nelle mandorle sottoposte a cottura.
Una volta cotte, possono essere usate in piccola percentuale come ingredienti per la preparazione di dolci o di particolari bevande.
Il rischio di avvelenamento dovuto all’ingestione di queste mandorle crude è concreto. Tuttavia, il sapore così amaro tende a dissuadere da un consumo critico. Per le persone durante, in genere servono 50 o 60 mandorle per arrivare ad una dose letale.
Nel caso dei bambini, invece, possono essere sufficienti anche solo 5 o 6 pezzi per correre seri rischi. I sintomi dell’avvelenamento includono una maggiore frequenza e profondità di atti respiratori, cefalea, vertigini, perdita di coscienza, convulsioni, fino ad arrivare all’arresto respiratorio.
Vediamo meglio cosa contengono e quali sono le sostanze specifiche che possono causare avvelenamento
Questa varietà di mandorle contiene delle sostanze potenzialmente tossiche che attribuiscono il tipico sapore amaro.
L’amigdalina è una sostanza presente all’interno di queste mandorle. Nello specifico, si tratta di un glucoside cianogenetico che durante il processo digestivo si scompone ed è così in grado di liberare una sostanza tossica come l’acido cianidrico.
Il cianuro non è di per sé presente all’interno di queste mandorle, ma può essere prodotto a seguito di un processo trasformativo.
L’acido cianidrico è la sostanza a cui si deve il poco gradevole sapore di questo alimento. Liquido incolore e volatile, si individua facilmente per il tipico sapore di mandorla amara. Si legge anche che contengano acido prussico. Non a caso, l’acido prussico era il nome con cui in passato si indicava l’acido cianidrico.
Dalla composizione di questi ingredienti sopra elencata, ci si rende facilmente conto delle loro controindicazioni, che possono essere indicate schematicamente come segue:
Si consiglia di evitare la somministrazione di queste mandorle ai bambini. Sebbene il consumo crudo sia improbabile dato il loro cattivo sapore, ne bastano davvero poche per determinare dei potenziali pericoli per la salute.
Per le donne in gravidanza, è del tutto controindicato il consumo di questi alimenti, anche in piccole dosi.
Anche durante il periodo dell’allattamento sono da evitare sia alimenti che bevande contenenti questa varietà di mandorle.
Scongiurati i rischi tramite la cottura ed un consumo ridotto, queste mandorle presentano anche delle interessanti proprietà benefiche.
Le principali proprietà ad esse attribuite sono dovute alla presenza di vitamina B17. Assunta in dosi limitate, può presentare un effetto curativo anche per gravi patologie.
Gli usi di queste mandorle della variante amara sono diffusi sia in ambito culinario, per la preparazione di dolci e bevande, sia in ambito cosmetico.
Questi particolari ingredienti naturali vengono adoperati per la produzione di un olio usato sia in pasticceria che in ambito cosmetico.
Uno degli usi culinari più diffusi di queste mandorle è quello legato alla preparazione degli amaretti. Usate in piccola percentuale insieme alle mandorle dolci, contribuiscono ad attribuire il tipico sapore a questi dolci.
Sempre in combinazione con le mandorle dolci, quelle amare vengono adoperate anche per la realizzare di una bevanda caratteristica come l’orzata.
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