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Marea nera: tappata la falla nel Golfo del Messico

Il disastro del Golfo del Messico forse ad una svolta: è stata chiusa per la prima volta in quasi tre mesi la letale falla di greggio e gas nel pozzo sottomarino Macondo, anche se i danni causati finora rimangono incalcolabili: sono circa 700 milioni di litri l’entità di greggio disperso  nell’ambiente, un disastro ecologico senza precedenti.

Marea nera: tappata la falla nel Golfo del Messico

BP ha annunciato di avere interrotto con successo il flusso della marea nera nel Golfo del Messico, specificando però che occorrerà attendere altre 36 ore per ultimare il test. Bisogna infatti verificare che la cupola riesca a sostenere continuativamente l’enorme pressione e soprattutto che il greggio non si crei nuove falle nella superficie marina, eventualità quest’ultima ancora più grave.

Dita incrociate, dunque, come ribadito anche dal presidente statunitense Barack Obama, che ha mostrato moderata soddisfazione, ma anche cautela.

Intanto su BP si apre un nuovo fronte: la stampa ha ripreso un’altra vicenda, poco limpida, in cui è coinvolto il colosso petrolifero britannico, la vicenda del trasferimento in Libia dell’uomo di Lockerbie Abdel Bassett Ali al-Megrahi, su cui anche gli Stati Uniti hanno dichiarato di volere fare chiarezza.

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