Bellezza

Cosa è un massaggio linfodrenante, come agisce sul sistema linfatico

L’azione sui vasi linfatici aiuta a riattivare la circolazione locale e a ridurre gli edemi

Il massaggio linfodrenante anche detto drenaggio linfatico è una tipologia di massaggio che può essere inserito tra i trattamenti medici e i trattamenti estetici. L’azione svolta con la manipolazione di operatori professionisti va ad interessare il delicato sistema dei vasi linfatici: questa azione mirata porta vari benefici alla salute, soprattutto a livello di riattivazione della circolazione locale, riduzione degli edemi e prevenzione di ritenzione idrica e cellulite.

Cosa è un massaggio linfodrenante, come agisce sul sistema linfatico

Il massaggio deve essere effettuato con tecniche e manualità non casuale e viene dunque svolta in strutture autorizzate da mani esperte, soprattutto per salvaguardare la salute dei delicati vasi linfatici e dei capillari sanguigni. Vediamo le origini, come si esegue e a cosa serve un ciclo di questi massaggi.

Cos’è il massaggio linfodrenante

Si intende in realtà un insieme di massaggi che hanno come finalità quella di rimuovere i ristagni di fluidi linfatici attraverso pressioni e manipolazioni eseguite sul corpo.

Per garantire efficacia e sicurezza questo massaggio deve essere eseguito da un massaggiatore diplomato che conosca bene le tecniche di manipolazione e che soprattutto che abbia una reale conoscenza del sistema linfatico e delle zone su cui agire per favorire il drenaggio dei fluidi.

Tra le varie tipologie di massaggi ascrivibili a drenanti, il più comune è quello definito professionalmente DLM ovvero Il drenaggio linfatico manuale, utilizzato in ambito medico-terapeutico.

Il DLM può essere effettuato seguendo due diversi metodi:

  • il metodo di Vodder
  • il metodo di Leduc

Sono due metodi che si differenziano per le forme di manipolazioni ma che si basano sugli stessi fondamenti.

massaggio linfodrenante

Come funzione e come agisce un massaggio linfodrenante

Un massaggio linfodrenante deve causare il drenaggio dei fluidi linfatici accumulatisi in alcune parti del corpo.

La linfa è un liquido che, come il sangue, circola in tutto il corpo e, attraverso un perfetto sistema composto dai vasi linfatici e dai linfonodi, provvede a eliminare le scorie dovute ai processi metabolici e chimici.

Non sempre però la linfa scorre in maniera corretta: la sua circolazione infatti è dovuta alle contrazioni muscolari e per questo il massaggio linfodrenante può riattivarne il giusto flusso.

Quando la linfa scorre adeguatamente in tutto il corpo questo comporta benessere, equilibrio e bellezza.

Origine del massaggio linfodrenante 

Questa tecnica si diffonde intorno agli anni ’30 e che poi arriva ai giorni nostri perfezionata dalle conoscenze mediche moderne, grazie agli studi del biologo danese Emil Vodder.

Quali sono i benefici del massaggio linfodrenante 

Il linfodrenaggio, come dice la stessa parola, serve per drenare i ristagni di linfa. Se fatto in maniera adeguata sarà poi visibili i risultati, in particolare, il massaggio linfodrenante è in grado di:

  • contrastare il gonfiore o l’edema che sono sintomi della cattiva circolazione linfatica
  • apportare benefici a livello muscolare e mentale grazie ad un’azione rilassante complessiva
  • ridurre inestetismi come la ritenzione idrica e la cellulite

massaggio linfodrenante

Quali sono i campi di utilizzo del massaggio linfodrenante

Ha trovato ai giorni d’oggi applicazione sia in ambito medico sia nella medicina estetica. Va ricordato che tocca il sistema dei vasi linfatici, svolge azione sui linfonodi e svolge una azione tonificante nei confronti del sistema neurovegetativo.

  • Utilizzo terapeutico. In ambito medico viene consigliato per la riattivazione della circolazione linfatica e quindi nel trattamento medico del linfedema. Si rivela di particolare efficacia nel trattamento degli edemi post operatori, come coadiuvante nella cura delle insufficienze venose
  • Medicina estetica. In medicina estetico può contrastare il ristagno di liquidi. Si consiglia la manipolazione a pazienti che hanno appena concluso interventi di chirurgia estetica, come la liposuzione o la liposcultura. In ambito estetico è consigliata come aiuto per ridurre  gli inestetismi della pelle come la cellulite oppure come trattamento rilassante e per rigenerare i tessuti.

Come si esegue e quanto dura un trattamento di massaggio linfodrenante

È una pratica che richiede tempo e tranquillità: è costituito da una serie di movimenti lenti e ripetitivi, che determinano l’efficacia del trattamento.

Comincia dalla base del collo, per poi concentrarsi sulle zone più soggette alla ritenzione dei liquidi e alla formazione di edemi.

massaggio linfodrenante

Attenzione: questo massaggio non necessita di oli essenziali o da massaggio e altre sostanze grasse per essere eseguito, nessun prodotto cosmetico deve essere aggiunto. Si pratica a mani nude e perfettamente pulite ed eventualmente cosperse con del talco.

L’operatore esperto prima di eseguire il trattamento chiederà l’anamnesi al cliente: è importante infatti conoscere prima li stato di salute di chi si sottopone al massaggio per accertarsi che non vi siano patologie, lesioni, problemi di origine neurologica e osteoarticolare, disturbi cardiaci o circolatori.

Linfodrenaggio e cellulite 

La cellulite è un inestetismo molto comune tra le donne, si tratta di un aumento di volume delle cellule adipose, ovvero di un accumulo di grassi in zone circoscritte del corpo come le cosce, i glutei e i fianchi.

Nessuna donna ne è esonerata, chi più chi meno, tutte le donne hanno problemi di cellulite: non è infatti collegato all’essere o meno in sovrappeso. Può presentarsi anche sull’uomo. Un ruolo fondamentale hanno la genetica e lo stile di vita.

Mangiare cibo sano, bere molto acqua, non fumare, non bere alcolici e non condurre una vita sedentaria sono consigli pratici per contrastare inestetismi come la ritenzione idrica. Il massaggio può costituire un valido ed efficace aiuto.

Linfodrenaggio e circolazione 

Un massaggio ben eseguito non ha solo valenza estetica, ma coinvolge tutte le funzioni dell’organismo

  • implica un naturale e benefico rilassamento dei muscoli
  • stimola la circolazione e il drenaggio dei liquidi linfatici
  • incentiva la produzione di leucociti
  • rafforza il sistema immunitario

Il meccanismo d’azione consiste, infatti, nella stimolazione del flusso linfatico e in una circolazione più fluida, che provoca un naturale ricambio idrico, facilita l’eliminazione delle tossine e la produzione di cellule nuove.

Linfodrenaggio

Eseguito da mani esperte, aggiunge al piacevole effetto rilassante un aumento del ricambio cellulare che riduce le infiammazioni e migliora l’aspetto .

Linfodrenaggio e gravidanza 

Durante il periodo di gestazione è consigliato perché può ridurre il formarsi di ritenzione idrica.

Sembra dunque essere un toccasana durante la gravidanza, perché riduce la formazione di edemi e il ristagno di liquidi provocato dai cambiamenti ormonali, che spesso riguardano l’organismo femminile in gestazione.

Attenzione: va eseguito dopo il terzo mese di gravidanza e può suddividersi tra le diverse parti del corpo, osservando sempre la massima precauzione nel trattare una donna incinta.

Linfodrenaggio fai da te

Si sono molto diffusi i metodi di auto-massaggio linfodrenante: i risultati fai da te non saranno come quelli riscontrabili andando in un centro specializzato.

Il massaggio fai da te può essere utile in caso di gonfiore e pesantezza alle gambe oppure per riattivare la circolazione e migliorare così l’aspetto della pelle. Si può eseguire anche sulla pelle del viso, per rilassare e ridurre le rughe.

Si può scegliere di passare su tutto il corpo una spazzola in setole naturali di varia morbidezza o durezza per riattivare la circolazione linfatica, spazzolando a secco verso il cuore. La tecnica di auto-massaggio linfatico è il dry brushing.

Si può fare la manipolazione a mani nude, ma sono in commercio anche prodotti che puntano a sostituire le mani del massaggiatore.

Quali sono le controindicazioni del massaggio linfodrenante

È abbastanza sicuro ma bisogno eseguirlo in tutta sicurezza. Dunque è bene dunque chiedere prima il parere al proprio medico di base. Il trattamento è sconsigliato nei casi di:

  • pressione alta o bassa
  • edemi dovuti a problemi cardiocircolatori o renali
  • forme di infiammazione acuta
  • patologie cardiache
  • pazienti con patologie tumorali

Una certa attenzione riguarda anche chi:

Quanto spesso dovrei ricevere un massaggio linfodrenante

Può essere eseguito come parte di un programma di trattamento a breve termine o può essere incorporato come parte di una pratica di auto-cura a lungo termine.

Nel contesto di un programma di trattamento a breve termine per affrontare un problema specifico, come il gonfiore post-operatorio o la cellulite, potrebbe essere consigliabile farlo più volte alla settimana o settimanalmente per un periodo di tempo limitato.

La frequenza ottimale può essere determinata dal vostro terapeuta, che valuterà le tue condizioni e le tue esigenze.

Per quanto riguarda una pratica di auto-cura a lungo termine, la frequenza può variare.

  • Alcuni possono trovare beneficio con un trattamento mensile o ogni due mesi come misura preventiva e per mantenere l’equilibrio del sistema linfatico.
  • Altri preferiscono una frequenza più elevata, come una volta alla settimana o ogni due settimane, se hanno problemi di ritenzione idrica o se desiderano un supporto costante per la funzione del sistema linfatico.

Il massaggio linfodrenante è doloroso, fa male, è scomodo?

Premesso che ogni persona può avere una diversa sensibilità e reazione è in generale un trattamento molto delicato e rilassante che anzi induce una sensazione di rilassamento profondo durante il trattamento.

Durante la sessione di massaggio, il terapeuta applica una pressione leggera e ritmica sulla pelle utilizzando movimenti lenti e delicati. Questo aiuta a stimolare il flusso linfatico senza causare disagio o dolore.

Alcuni potrebbero provare una sensazione di leggera pressione o una sensazione di trazione mentre il terapeuta lavora sulle zone interessate ma non dovrebbe causare dolore significativo.

Se durante la sessione invece provate dolore o sensazioni scomode, è importante dirlo subito al terapeuta che può regolare la pressione o la tecnica utilizzata per garantire  comfort e la sicurezza.

Altri massaggi simili

Ci sono diversi tipi di massaggi simili, eccone alcuni:

  1. Massaggio decontratturante, mira a rilassare i muscoli e ridurre le tensioni muscolari. Utilizza tecniche di pressione profonda e movimenti specifici per lavorare sui punti trigger e le tensioni muscolari. Può essere particolarmente utile per alleviare dolori muscolari e rigidità.
  2. Massaggio svedese: uno dei tipi di massaggio più comuni ed è caratterizzato da movimenti di sfioramento, pressione, frizione, percussione e vibrazione per  favorire la circolazione sanguigna, riduce lo stress e migliorare il benessere generale.
  3. Massaggio riflessogeno: si concentra sulla stimolazione di punti specifici sui piedi, sulle mani o sulle orecchie, che sono collegati ad altre parti del corpo. Si basa sul concetto che i punti riflessi riflettano la salute e il benessere delle altre parti del corpo.
  4. Massaggio ai tessuti profondi: mira a raggiungere gli strati più profondi dei muscoli e dei tessuti connettivi. Utilizza movimenti lenti e intensi per alleviare tensioni muscolari croniche, ridurre le aderenze e migliorare la mobilità..
  5. Massaggio ayurvedico: è una forma tradizionale indiana di massaggio che si basa sui principi dell’Ayurveda con applicazione di oli caldi e utilizzo di tecniche specifiche per bilanciare i dosha (tipi di energia) nel corpo. Mira a rilassare il corpo, calmare la mente e ripristinare l’equilibrio energetico.
  6. Massaggio thai: si basa su una visione energetica della salute e trae ispirazione dallo yoga e dalla meditazione. È caratterizzato da esercizi di stretching dinamico e fluido, da un lavoro energetico che prevede manovre, massaggi e pressioni su aree o punti specifici lungo le linee energetiche. Inoltre, il massaggiatore entra in una sorta di meditazione, che gli permette di essere intuitivamente in contatto con il cliente. Queste manipolazioni, lo stretching e l’attenzione particolare alla respirazione, favoriscono la circolazione sanguigna e linfatica e l’eliminazione delle tossine.

Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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