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Mega-peschereccio al bando, troppi rischi per delfini e fauna marina

Vittoria per gli ambientalisti, i pescatori, i cittadini e i partiti di sinistra australiani che hanno ottenuto, per almeno due anni, la messa al bando dell’Abel Tasman, mostro dei mari appena acquistato da una compagnia di pesca della Seafish Tasmania. Quest’ultima intende usare l’imbarcazione per pescare fino a 18.000 tonnellate di pesci di piccola taglia.

Mega-peschereccio al bando, troppi rischi per delfini e fauna marina

La nave, 9.500 tonnellate di stazza, non potrà dunque pescare in acque australiane finché non saranno condotte nuove ricerche scientifiche sugli effetti della pesca con reti lunghe 600 metri e larghe 200.

Il governo laburista di Canberra ha infatti introdotto un disegno di legge che espande i poteri del Ministro dell’Ambiente per impedire che superpescherecci simili possano operare finché non sarà valutato l’impatto sull’ambiente marino.

Il mega peschereccio ha indignato molti abitanti della Tasmania anche per il suo precedente nome, Margiris, poiché essi non vogliono essere associati a quella che molti ritengono ‘un aspirapolvere dei mari‘ nelle cui reti possono restare impigliate e morire fino a dieci foche al giorno.

Giustizia è fatta dunque… almeno per due anni.

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Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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