Si parla sempre più spesso di questo “petrolio verde” (vedasi anche l’interessante contributo di un nostro lettore) ed allora andiamo a vedere da vicino alcune caratteristiche delle microalghe e sul perchè potrebbero essere veramente la chiave di svolta nellla civiltà post-petrolio.
Che cosa sono le microalghe
Sono le lontane parenti delle classiche alghe che tanto detestano i bagnanti, ma hanno alcune propretà fisiche particolari che permettono loro di produrre combustibile in grandi quantità: contengono delle varietà di olio vegetale che, trattati con appositi processi chimici, si trasformano in un combustibile alternativo alla classica benzina.
Tuttavia, non tutte le microalghe hanno queste proprietà: le microalghe che gli studiosi stanno esaminando sono circa duemila, su oltre 300.000 mila tipi presenti sulla terra.
Alcuni grossi vantaggi delle microalghe:
Cosa manca allora perchè sostituiscano il petrolio?
Purtroppo mancano molte cose nel momento in cui scriviamo. Studi scientifici da completare, produzione di massa, sistema distributivo e dulcis in fundo modifiche ai motori, perché producono benzina di tipo diversa a quella tradizionale e il sistema di alimentazione e combustione va per tanto adattato.
La produzione paradossalmente è il punto che meno preoccupa, visto che un paese come l’Italia potrebbe sostituire il petrolio con le microalghe con una superficie di appena 150km quadrati.
L’altro aspetto che preoccupa alcuni è la minaccia alla biodiversità che porterebbe la coltivazione estensiva di microalghe, magari geneticamente modificate per massimizzarne il rendimento.
In ogni caso, sono grandi le potenzialità di questo “petrolio verde” e delle microalghe sentiremo parlare ancora in futuro.
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