Lo sciroppo d’agave o miele di Maguey è un dolcificante di antica memoria. Utilizzato fin dall’epoca azteca, è un liquido molto dolce e scuro ricavato dall’amido del bulbo della pianta di agave.
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Conoscete il miele di Maguey? Oggi vedremo che cos’è e come si ricava. Partiamo dalle sue origini.
Gli indiani Cochini della Bassa California estraggono dall’Agave cerulata il succo, chiamato miele di maguey dal nome originario della pianta, ma altrimenti detto sciroppo d’agave. Viene utilizzato nella quotidianità per dolcificare diversi piatti a base di pesce e verdure, ma ha più la consistenza di un succo che di uno sciroppo vero e proprio.
Lo sciroppo di agave viene estratto anche dall’Agave Tequiliana Weber (agave blu), la stessa da cui si ricava, per distillazione, la tequila.
In diverse zone del Messico, si ottiene manualmente el aguamiel, una bevanda fresca e dolciastra, derivata per fermentazione del succo d’agave.
Si attende che la pianta abbia raggiunto i 6-10 anni, e poi ne si tagliano le foglie rigonfie per estrarre la linfa.
Questa viene poi messa a fermentare in alcuni tini di legno, dove diventa pulque, una bevanda lievemente alcolica. Veniva utilizzata anche per disciogliere i medicinali da prendere per bocca.
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Le qualità terapeutiche del miele sono conosciute fin da epoca immemore. Documenti egizi, romani e delle tribù dell’Africa hanno infatti attestato come anticamente, il miele fosse molto utilizzato per medicare ferite ed ustioni.
Parimenti dunque, le foglie arrostite dell’agave venivano utilizzate per curare le piaghe. Se seccate e macinate, erano utili a lenire i dolori. Mentre il succo delle foglie di Maguey veniva utilizzato per curare i malanni da ricaduta.
Il succo di Maguey è infatti ricchissimo di sali minerali ed oligominerali. Per questo si dice abbia il potere di sostenere il sistema immunitario. Nonostante il suo forte potere dolcificante, può essere consumato, con moderazione, anche dai diabetici.
Il carboidrato principale presente nel miele di Maguey, ovvero l’inulina, è utile a tenere sotto controllo il colesterolo.
Ma il nettare d’agave sembra essere anche una sostanza antitumorale, in quanto tiene a distanza le cellule cancerose. Per merito del suo contenuto in calcio, aiuta a combattere l’osteoporosi nelle donne in menopausa.
La sua consistenza particolarmente vischiosa, lo rende amico della dieta in quanto favorisce il senso di sazietà. Non è per nulla aromatico, quindi è in grado di dolcificare senza alterare il sapore di piatti e bevande.
In più è un fedele alleato dell’intestino, perché inulina e fibre proteggono la mucosa, facilitando la digestione e rafforzando il microbiota.
Infine, essendo un estratto vegetale, può essere consumato sia dai celiaci che dai vegani.
C’è chi sostiene però che lo sciroppo d’agave non sia poi così naturale.
Il problema risiede nei processi chimici utilizzati attualmente per far sì che il prodotto commerciale si mantenga a lungo.
Per realizzare il miele di Maguey, è necessario raggiungere elevate temperature, il che comporta un processo di concentrazione e modificazione degli zuccheri presenti nella pianta.
Il risultato finale è un prodotto estremamente dolce, privo di vitamine, contenente le stesse calorie dello zucchero.
Il nostro consiglio è quello di scegliere, se possibile, prodotti poco modificati, e di comprenderlo, come sempre, in una dieta equilibrata e bilanciata, alternandolo ad altri dolcificanti.
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