Il miele di melata è un prodotto dolce dalle straordinarie proprietà benefiche. Non dolcissimo, è l’unico tipo di miele che non viene prodotto dal nettare dei fiori ma, per l’appunto, dalla melata. Quella secrezione zuccherina espulsa da alcuni alberi o dagli insetti che si cibano della loro linfa.
Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche e le proprietà di questo pregiato prodotto.
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Il miele di melata, anche chiamato miele di bosco, è un alimento simile al miele che non si ottiene dalla raccolta del nettare dei fiori, ma dalla cosiddetta melata, una sostanza dolce e zuccherina, che viene prodotta da alcuni insetti che succhiano la linfa di alcuni alberi (soprattutto pino, abete rosso, tiglio, quercia e acero) per trarne nutrimento.
Il miele di melata ha una consistenza liquido-viscosa. Di colore scuro, o molto scuro, non cristallizza facilmente.
Sapore e odore ricordano le noci, i datteri, i fichi secchi e le carrube. Al gusto, subentrano poi sfumature di malto, vin cotto, e calvados.
La melata è una sostanza zuccherina costituita dagli escrementi liquidi di piccoli insetti che si nutrono della linfa di alcuni alberi, quali, ad esempio, il pino, il tiglio, l’abete rosso, l’acero e la quercia.
Poiché le piante appena citate hanno una linfa ricchissima di zucchero ma povera di amminoacidi, gli insetti sono costretti a succhiarne quantità enormi. Dopodiché, eliminano l’acqua e gli zuccheri in eccesso. Tale prodotto di scarto è la melata, che viene espulsa sotto forma di goccioline appiccicose sulla corteccia e sulle foglie. Da qui, viene poi raccolta da api, afidi, formiche e tanti altri insetti che se ne nutrono.
A seconda dell’albero di provenienza, ci sono vari tipi di melata.
In Italia, ad esempio, ne vengono prodotti ben 5 tipi differenti:
Se il miele viene prodotto solo dalle api, la melata viene ottenuta dal lavoro di vari insetti, tra cui afidi, formiche e cocciniglie. L’insetto che più di ogni altro produce la melata è il Metcalfa pruinosa, un omottero importato dall’America e diffuso in special modo nel nord-est italiano.
In piena estate, nel perido che va da giugno a settembre, l’odore zuccherino della melata attira le api che, prima la raccolgono, e poi la sottopongono alla medesima lavorazione del nettare dei fiori. Di fatto, quindi, le api mischiano la melata con la loro saliva e poi la rigurgitano nei favi, producendo così il miele di melata.
In Italia, il miele di melata è tipico di determinate zone boschive di Alpi e Appennini. In Europa, questo tipo di miele viene prodotto in Turchia, Grecia e nella Penisola Balcanica.
Rispetto al comune miele ottenuto dal nettare, quello di melata è meno dolce e ha un gusto che ricorda il caramello, con un retrogusto amarognolo, ai sentori di malto, resina e frutta secca.
Riassumiamo sinteticamente le differenze tra il miele “comune” e quello di melata.
Questo prodotto ha tantissime proprietà benefiche, al punto da essere considerato un miele curativo. Vediamo nel dettaglio quali sono queste proprietà.
100 gr di miele di melata apportano circa 300 calorie, costituite quasi del tutto da zuccheri semplici.
La melata, infatti, è così composta:
Per il resto, contiene anche:
Ottimo sostituto dello zucchero per dolcificare tè, infusi e bevande varie, il miele di melata è un ottimo alimento che si può consumare in vari modi e tante ricette. Ecco qualche idea:
Il miele di melata può essere anche inteso come valido integratore naturale di oligominerali e sali minerali. Per tale utilizzo, assumerne 1 o 2 cucchiaini sciolti in 500 ml di acqua.
Questo particolare tipo di miele non è molto diffuso in Italia. Non lo si trova facilmente nei comuni supermercati. Bisogna rivolgersi in erboristerie, apicoltori locali o in negozi che vendono prodotti naturali biologici, avendo l’accortezza di chiedere sempre la provenienza.
In alternativa, si può anche consultare uno dei vari siti specializzati per l’acquisto on-line.
Il prezzo medio del prodotto in vendita si aggira attorno ai 15,00 euro/kg.
È sconsigliato ai bambini che non hanno ancora compiuto 1 anno di età, in quanto il loro sistema immunitario non è ancora del tutto sviluppato.
Inoltre, poiché, la melata non è protetta dal calice del fiore (come invece succede nel caso del nettare), è possibile che al suo interno siano presenti residui di altre sostanze. Pertanto, all’atto dell’acquisto, è sempre buona cosa accertarsi sulla provenienza del prodotto.
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