Misteriose morie di animali: che cosa sta succedendo?
Negli ultimi mesi, sono giunte numerose notizie riguardanti le strane morie di animali avvenute in diverse parti del mondo. Nelle ultime settimane altri eventi di questo tipo, ma di proporzioni fuori dalla norma, hanno lasciato sconcertati gli esperti e le popolazioni locali: quasi 100,000 pesci morti nelle acque del fiume Arkansas, sempre in Arkansas migliaia di merli dalle ali rosse letteralmente piovuti dal cielo e la scena si è ripetuta nel Sud della Louisiana per 500 merli della stessa specie.

Ma la cosa singolare è che morie non spiegate di animali accadono in tutto il mondo. Lo scorso inverno aveva causato allarme una moria di tortore a Faenza, allarme che è diventato ancora maggiore a seguito della notizia che anche in paesi lontani come Cina, Svezia e Stati Uniti stavano accadendo episodi simili, probabilmente senza correlazione, ma non per questo meno preoccupanti.
Google Map, che mette a disposizione una mappa delle più grandi morie di animali degli ultimi mesi, ci rende l’idea di come il fenomeno sia globale:
Fonte: Mass animals deaths – Google Maps
Ma qual è la vera causa di questi massacri? L’inquinamento? La globalizzazione? Il cambiamento climatico?
Difficile dare una risposta precisa. Gli esperti si interrogano sulle principali cause, ma esistono differenti correnti di pensiero.
Alcuni studiosi attribuiscono le grandi morie a “malattie”, ma non specificano come gli animali entrano in contatto con tali malattie. Altri studiosi ritengono responsabile l’inquinamento ambientale; di fatto alcune di queste morie sono scientificamente collegate a disastri ambientali causati dall’uomo, come gli effetti collaterali causati dall’incidente della piattaforma della British Petroleum. A un anno dall’incidente della Deepwater Horizon, un gran numero di animali morti sono stati rinvenuti sulle coste del Mississippi e secondo i biologhi ci vorranno cinquant’anni per ripristinare l’ecosistema della zona. E anche qui si sono verificate misteriose morie di pesci. Altri studiosi ancora danno la colpa agli esperimenti effettuati dai governi o dai grandi istituti di ricerca.
In conclusione, risulta complicato riuscire a definire una causa certa a questi grandi avvenimenti, resta però la certezza che lo sconvolgimento ambientale messo in atto dall’uomo non gioca a favore della natura. L’altra cosa sicura è che questi fenomeni vadano studiati a fondo, dato anche che è riconosciuta in molti animali la capacità di “sentire” l’ambiente ad un livello più profondo del nostro e quindi di essere spia di potenziali problemi.