Scoprite tutto su un gesto antichissimo: la mungitura degli animali da latte, un rituale che specialmente negli ultimi decenni si è modernizzato, non senza qualche polemica. Vediamo i dettagli da conoscere su questo procedimento.
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La mungitura è un gesto praticato da millenni per ricavare il latte da mucche, capre, pecore e asini.
Negli ultimi decenni questa pratica non è stata esente dall’evoluzione tecnologica che ha toccato tutti i settori dell’economia e della vita quotidiana e le stalle da semplici ricoveri degli animali si sono trasformate in luoghi altamente tecnologici.
Scoprite, allora, la storia della mungitura, i metodi usati per estrarre il latte e tante curiosità per comprendere meglio il viaggio di questo alimento fino alle nostre tavole.
La mungitura è la pratica che consente l’estrazione del latte dalla mammella di alcune specie di mammiferi come mucche, capre, pecore e asini.
Lo scopo di questa pratica è ottenere del latte da consumare come bevanda o da utilizzare per la produzione di latticini e prodotti caseari.
Negli ultimi due secoli, l’evoluzione tecnologica ha rivoluzionato il lavoro nelle stalle rendendo possibile il passaggio da una mungitura manuale a una automatizzata.
A inizio Ottocento, si registrò un primo segnale di cambiamento nell’ambito delle tecniche di estrazione del latte grazie all’introduzione del catetere di mungitura. In pratica si inserivano dei tubicini di legno nei capezzoli degli animali per consentire il passaggio del latte. Questa innovazione, facilitava le operazioni ma allo stesso tempo favoriva il diffondersi di pericolose infezioni tra gli animali.
Successivamente, si ebbe la creazione di diversi tipi di macchine mungitrici che utilizzavano tecnologie come il vuoto o la pulsazione e a fine 1950 furono create le prime sale di mungitura che ottimizzano tempi di estrazione del latte e la produttività degli allevamenti di bovini.
L’introduzione dei sistemi di mungitura automatici è invece avvenuta negli anni Novanta e oggi le stalle si sono trasformate in luoghi tecnologici dove la maggior parte delle operazioni sono automatizzate.
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Le sale di mungitura sono i luoghi dove avviene l’estrazione del latte e rappresentano il vero e proprio cuore tecnologico di ogni stalla. In queste sale sono, infatti, presenti i macchinari di mungitura che estraggono il latte e lo inviano al deposito di stoccaggio temporaneo.
Le sale di mungitura possono essere singole o collettive a seconda di come vengono munti e accuditi gli animali, individualmente o in gruppi, e possono avere diverse configurazioni.
Le sale di mungitura individuali hanno sempre e solo una configurazione a tandem. Gli animali sono collocati in postazioni singole parallele alla fossa di mungitura in modo che l’operatore possa avere un controllo totale della situazione.
Le sale collettive possono, invece, avere una configurazione a spina di pesce, parallela o rotativa in modo da consentire all’operatore di gestire più capi di bestiame insieme mantenendo comunque una buona visuale su ognuno di loro al fine di intervenire in caso di necessità.
Le bovine sono animali abitudinari a cui piace la ripetibilità e sono rassicurate e tranquillizzate da una routine quotidiana ben definita. Allo stesso tempo, il latte viene prodotto solo dopo l’innalzamento dei livelli di ossitocina dovuto alla stimolazione delle mammelle, condizione che dura all’incirca una decina di minuti.
Di conseguenza la mungitura deve avvenire al momento giusto e in un preciso lasso di tempo. Questo ha determinano la necessità di stabilire una specifica routine di mungitura, fondamentale sia per preservare il benessere dell’animale migliorandone la produttività, sia per garantire la qualità del latte.
La mungitura deve avvenire seguendo delle fasi precise:
Questo procedimento può avvenire in due modi: in maniera manuale o con l’ausilio di macchine create e ottimizzate nel corso dei secoli per questo scopo.
L’estrazione del latte a mano è un gesto antico e tutto sommato semplice.
Si procede pulendo accuratamente la mammella dell’animale, poi si afferra il capezzolo tra pollice e indice ed esercitando una pressione ritmata con il resto delle dita si fa fuoriuscire il latte.
Questo metodo è ormai praticato solo in stalle dove ci sono pochi animali, meno di 10, in quanto non si riuscirebbero ad ammortizzare i costi di una macchina da mungitura.
La mungitura delle mucche automatica simula l’azione della poppata garantendo comfort all’animale e prevenendo danni alla mammella.
In sintesi, questo tipo di mungitura sfrutta l’alternanza tra vuoto e pressione dell’aria per pompare il latte e condurlo, tramite tubi di gomma alimentare o silicone, in un collettore di raccolta.
In genere, il latte viene estratto 2 volte al giorno ogni 12 ore e la quantità prodotta varia notevolmente in base alla specie a all’animale.
In una giornata, una mucca può arrivare a produrre fino a 28 litri di latte mentre una capra ne produce dai 2,5 ai 7 litri.
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