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Napoli inaugura la sua prima ciclabile, ma é a singhiozzo

L’ambiziosa pista ciclabile di Napoli è finalmente arrivata. Ben venti chilometri, da Piazza Garibaldi al quartiere Bagnoli. Ambiziosa non solo per la lunghezza, ma anche per come è strutturata la città. Non a caso numerose sono le interruzioni e i paradossi, che costringono i ciclisti a fermarsi e scendere dalla propria bici di tanto in tanto.

Napoli inaugura la sua prima ciclabile, ma é a singhiozzo

I due quartiere maggiormente esposti a interruzioni, ben 37, sono Fuorigrotta (che ospita lo Stadio San Paolo) e Pozzuoli. Ciò sta a significare che, nel tratto flegreo del capoluogo campano, percorrere 200-300 metri di fila con la bicicletta (all’incirca 3-4 minuti) si può solo in un paio di tratti del percorso. Senza contare anche la difficoltà derivanti dalla decifrazione delle scritte, rappresentanti una scelta stilistica alquanto originale: le C rovesciate che significano zero, il 3 che vuol dire B, la A priva della stanghetta centrale.

Ma oltre alle interruzioni, la pista ciclabile sta comportando disagi anche ad alcuni commercianti, poiché ha ridotto il numero dei clienti di molte attività, giacché non possono più passarci gli automobilisti. E in tempi di vendite già risicate, ciò è un duro colpo.

Ma anche i cittadini di alcuni quartieri non sono felici: un centinaio di residenti di Fuorigrotta (siti nel lungo Viale Augusto) hanno contestato l’abolizione dei posti per parcheggiare le auto e firmato una petizione inviata al sindaco Luigi De Magistris, all’ assessore alla viabilità del Comune Anna Donati ed al presidente della X Municipalità, Giuseppe Balzamo, per chiedere lo spostamento del percorso.

L’unico tratto che funziona ed è il più apprezzato è ovviamente quello del lungomare, reso pedonale dallo scorso marzo. Qui non ci sono interruzioni e il bel paesaggio regala pedalate piacevoli. Ma bisogna pur essere fiduciosi. Napoli è sottoposta a continue novità, per molti impensabili fino a un anno fa. Dunque casi bizzarri, polemiche e ironie fanno parte del gioco; tanto quanto i soliti detrattori e polemici ad oltranza.

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Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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