Rinnovabili

Negli USA per la prima volta produrre energia pulita costa meno delle fonti fossili

La produzione di energia pulita costa meno delle fonti fossili; succede negli Stati Uniti, dove grazie agli incentivi e al miglioramento della tecnologia e alle economie di scala, oggi si paga meno di 2,1 centesimi per kilowattora dall’eolico contro 6 centesimi del carbone.

Per la prima volta l’energia pulita costa meno delle fonti fossili, ben più inquinanti, come il carbone e il gas naturale. Al momento questo accade solo negli Stati Uniti ma ci auguriamo che ben presto possa verificarsi anche in Europa.

Negli USA per la prima volta produrre energia pulita costa meno delle fonti fossili

A quanto pare, infatti, nell’ultimo quinquennio il costo della fornitura di energia elettrica proveniente dalle turbine eoliche o dai pannelli solari a stelle e strisce ha raggiunto il minimo storico, tanto che le fonti rinnovabili sono diventate economicamente più convenienti di quelle fossili.

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A confermarlo sono gli studi effettuati da diverse società di investimenti e istituti bancari, come quello commissionato da Lazard, da cui emerge che il costo di 1 kilowattora derivante dall’energia solare è pari a 5,6 centesimi che scende a soli 1,4 centesimi per la stessa quantità di energia ottenuta dall’eolico. Cifre che non temono il confronto con il gas naturale e il carbone che si attestano rispettivamente a 6,1 e 6,6 centesimi per kilowattora.

Il merito di questo storico risultato è anche dei generosi piani di incentivazioni economiche varati dai governi locali a beneficio delle aziende, ma recenti analisi hanno dimostrato che anche senza quei sussidi il costo delle rinnovabili sarebbe più competitivo rispetto alle fonti tradizionali.

A riprova dell’evidente crollo del costo dell’energia pulita con conseguente sorpasso sulle fonti convenzionali, ci sono i numerosi accordi e contratti stipulati da diverse aziende per l’acquisto di energia rinnovabile (solare o eolica) a prezzi inferiori a quelli del gas naturale, in particolare nelle regioni del sud facilitate dalla presenza di grandi pianure e dall’abbondanza di vento e luce solare.

In Texas, ad esempio, la Austin Energy ha da poco firmato un accordo ventennale per l’acquisto di energia solare a meno di 5 centesimi a kilowattora. Lo scorso settembre, in Oklahoma, la Grand River Dam Authority –  l’agenzia no-profit creata per gestire, sviluppare e controllare il parco fluviale del Grand River – ha annunciato un accordo per l’acquisto di energia pulita da un parco eolico che dovrebbe essere ultimato e reso operativo nel corso del 2015. Sempre in Oklahoma lAmerican Electric Power ha triplicato la propria richiesta di energia eolica rispetto a soli 5 anni fa, quando il costo delle tecnologie era più alto.

Analoghi risultati per l’industria eolica con prezzi in caduta di oltre la metà negli ultimi anni che hanno determinato un numero record di contratti energetici stipulati solo nel 2013 (Fonte: American Wind Energy Association). Dal Nord Dakota fino al Texas, infatti, i contratti di acquisto sono stati bloccati in molti casi a 2,1 centesimi per kilowattora contro i 5 centesimi che si registravano 5 anni fa.

C’è chi osserva che l’altra faccia della medaglia è che la produzione di energia solare o eolica è per definizione intermittente: sole e vento, infatti, non consentono una totale affidabilità e spesso devono essere integrati da altre fonti in grado di rispondere tempestivamente alle fluttuazioni della domanda energetica. Nulla di minimamente confrontabile all’inquinamento derivante dall’utilizzo massiccio delle fonti energetiche convenzionali.

Negli USA per la prima volta produrre energia pulita costa meno delle fonti fossili
Negli USA per la prima volta produrre energia pulita costa meno delle fonti fossili

Dunque, vento e sole, sottolineano gli esperti, non potranno sostituire radicalmente e da un momento all’altro le centrali elettriche esistenti, ma la flessione dei costi energetici legati alle rinnovabili fa ben sperare in un utilizzo combinato – e quindi meno impattante sull’ambiente – di nuove e vecchie tecnologie.

Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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