Neve a marzo? E’ il riscaldamento globale, almeno secondo i meteorologi americani…
‘Non ci sono più le mezze stagioni‘: così recita un luogo comune ricorrente nelle conversazioni degli italiani, che sempre più si stanno abituando all’estrema variabilità delle condizioni climatiche. Il meteo è sempre più imprevedibile con eccessi di freddo e caldo fuori stagione che sono ormai la norma, come piogge torrenziali, venti sferzanti, siccità prolungate e, purtroppo, vere e proprie catastrofi.

Le cause attribuite dagli studiosi sono ormai di pubblico dominio: riscaldamento globale, effetto serra, scioglimento dei ghiacci. Intorno a quest’ultimo fenomeno, in particolare, si potrebbe trovare la spiegazione di un inverno, quello attuale, che non sembra voler terminare, ed anzi ha invaso e abbondantemente lo spazio fisico-temporale della primavera.
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Ansiosi di vedere gli alberi in fiore e di poter abbandonare le loro alcove per piacevoli scampagnate all’aria aperta, gli italiani ma in genere gli abitanti di tutto il Vecchio Continente e del Nord America, si sono trovati invece a dover affrontare neve, pioggia e gelo.
Secondo gli studi incrociati di varie équipe di ricerca, al di qua e al di là dell’oceano, per scovare il colpevole bisogna rivolgere lo sguardo a nord, verso l’Artico, dove l’innalzamento delle temperature ha provocato il repentino scioglimento di parte delle riserve di ghiaccio.
L’assottigliamento delle calotte avrebbe riflessi decisivi per gli equilibri climatici dell’emisfero boreale: con le temperature degli oceani che si innalzano, ne risulta stravolto il jet stream, la corrente d’aria “a getto” che muove generalmente da ovest verso est, e che determina il formarsi di tempeste e uragani.
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Sulla base delle rilevazioni effettuate, l’erosione dei ghiacci ha spinto verso sud questa corrente, portando i venti artici alle medie latitudini come le nostre, ed allo scontro con le correnti tropicali provenienti da sud. Di qui lo scatenarsi a marzo di insolite e abbondanti precipitazioni nevose in diversi paesi d’Europa, segnatamente in Gran Bretagna, Francia, Europa Orientale ma anche in Canada e nel Mid West americano.
La tendenza andrà avanti ancora per qualche giorno ma prepariamoci a nuove sorprese. Metereologi e climatologi già annunciano un estate lunga e rovente.
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Al di lè delle previsioni, è evidente in ogni caso lo spostamento in avanti del classico “orologio” delle stagioni. Sempre più stravolto, sempre più senza mezze misure. E a causa dell’Uomo!