Nonostante Fukushima, la corsa al nucleare non si ferma
Leggendo il rapporto del World Nuclear Association la paura derivante dal gravissimo incidente nucleare diFukushima (Giappone) sembra già essersi esaurita. I dati pubblicati dall’autorevole istituto dimostrano, infatti, che nel mondo la corsa al nucleare non si è mai arrestata. Sono ben 60 le centrali nucleari di nuova costruzione e 163 i reattori ordinati dai governi di diversi stati. Ma lo studio ha evidenziato anche notevolidifferenze tra i due emisferi terrestri, vale a dire l’occidente (inteso come l’insieme di tutti i paesi di vecchia industrializzazione) e l’Asia.

I più grandi sostenitori dell’energia prodotta dall’atomo sono Cina, India e lo stesso Giappone con 50, 18 e 12 reattori nucleari previsti nei prossimi anni. La sola Cina costruirà il 38% delle nuove centrali atomiche mondiali. E nonostante il ricordo del disastro di Chernobyl sia ancora vivo nella memoria collettiva, anche laRussia sorprende con le sue 14 nuove centrali.
A ben guardare, la ‘classifica’ fin qui delineata mostra come siano soprattutto i paesi ‘energivori’ a fare la parte del leone e, in generale, tutti gli stati di rapida industrializzazione i cui consumi di energia elettrica salgono vertiginosamente di anno in anno per l’utilizzo massiccio, a livello industriale, di acciaio e alluminio.
La stessa Aia (l’Agenzia Internazionale dell’Energia) prevede che i consumi di energia elettrica saliranno di circa il 2,4 % nei prossimi vent’anni. Ciò significa che nel 2035 il mondo consumerà l’80% di corrente in piùrispetto ad oggi (con un proporzionale aumento delle emissioni di Co2). Ma, anche in questo caso, la distinzione tra oriente e occidente è d’obbligo; ad esempio, in India il fabbisogno energetico crescerà del 5,4 % , mentre negli Stati Uniti di appena l’1%.
Ciò vuol dire che i cambiamenti più significativi si verificheranno, ancora una volta, nell’area dell’Asia-Pacifico. Il timore di una nuova Chernobyl o un’altra Fukushima è, a questo punto, più che giustificato.
Ma cosa dite: il Giappone sostenitore???!?
Ma se appena pochi giorni fa hanno spento l’ultimo di oltre 50 in funzione!!!