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Oasi di biodiversità, Italia al top

Si è concluso in questi giorni l’anno Internazionale della Biodiversità promosso dall’ONU, ed anche se l’obiettivo iniziale di dimezzare la perdita di biodiversità entro il 2010 non è stato centrato, c’è da registrare un enorme passo in avanti in fatto di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema.

Oasi di biodiversità, Italia al top

L’evento ha visto l’Italia in prima fila in tema di Oasi biodiversità, gli esperti hanno infatti individuato, sul territorio italiano, 15 aree che offrono una  ricchezza naturale ognuna unica nel suo genere.

La classifica, redatta e pubblicata da Repubblica.it, e vede 5 parchi marini: dalla Maddalena all’Asinara in Sardegna, San Bartolo al Conero nelle Marche, il Salento in Puglia, da Capo Rizzuto a capo Vaticano in Calabria e da Porto Maurizio all’Isola Palmaria in Liguria.

Per quanto riguarda la terraferma il riconoscimento va al Parco Nazionale d’Abruzzo dove vive l’Orso bruno marsicano, i Parchi Nazionali del Cilento in Campania e il parco nazionale del Pollino.

Essendo poi l’Italia un punto di unione tra Europa e Africa, ecco che sul nostro territorio trovano sosta centinai di specie di uccelli migratori. La classifica ha premiato le molteplici isole del Mediterraneo, lo Stretto di Messina, il Delta del Po, tutto il corso del fiume Po e il Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Per quanto riguarda poi gli anfibi, il riconoscimento va ai monti della Sardegna, alla pianura Veneto-Friulana, e, la zona tra Catania e Capo Passero.

Queste sono solo alcune delle centinaia di oasi naturali di cui il nostro paese dispone e che cerca di tutelare. Acquista sempre maggiore importanza quindi tutelare sempre di più questi territori e far si che la politica sulla biodiversità proceda senza interruzioni. Appuntamento al 2020.

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Marco