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Parco Naturale del Monte Beigua, Liguria: storia e natura

Il Monte Beigua racconta la storia ligure con la sua presenza imponente e racchiude nel suo ‘fiato mozzato’ tra il crinale montuoso e la distesa del mare, una molteplicità di specie viventi, nel segno delle biodiversità.

La sua straordinarietà gli ha permesso di diventare Parco Protetto, di comprendere al suo interno tre siti di importanza comunitaria e di aver riconosciuta, da parte della Comunità Europea, una speciale zona protetta chiamata ‘Area importante per l’avifauna’.

Ci sono ben 80 specie che nidificano in questa zona e che sono pregiatissime come l’Aquila Reale e il Codirossone. Ventisei chilometri che si estendono alle immediate spalle tra Arenzano e Varazze, con una puntata decisa verso l’interno toccando Masone e il Sassello, panorami unici, ideale per un week-end all’insegna della natura.

Visitare questo parco non è solo una splendida e intensa esperienza naturalistica. Certo, camminando tra i suoi sentieri, interrotti, rocciosi, con praterie e zone umide a ‘intervallare’ il viaggio, vi capiterà di scorgere le impronte ‘nervose’ dei cinghiali oppure il passo brioso del capriolo.

La Cascata del Serpente presso il Parco Naturale del Monte Beigua

Poi vi stupirete nell’ammirare la bellezza di alcune specie floreali endemiche, come la rara Viola Bertolonii.

Rimarrete a bocca aperta, inoltre, quando, riuscendo a raggiungere i picchi più scoscesi di questo monte, vi sembrerà di vedere le balene accarezzare le rive più lontane di Varazze e  Cogoleto.

A qualcuno è capitato. E se non vi capita, siete comunque in un posto meraviglioso, dove lo ‘stupore’ è a portata di mano.

Non solo, dicevamo, dal punto di vista naturalistico.

Il Monte Beigua e il suo parco narrano anche la storia delle popolazioni locali. Popolato fin dall’antichità da pastori e cacciatori, il Monte Beigua ha sempre avuto, nel suo ‘abbraccio montuoso’, una fervida e mai invasiva attività umana. Anche produttiva.

Passeggiando tra suoi sentieri del Parco Naturale del Monte Beigua, potrete ammirare i vecchi manufatti rurali a uso abitativo, le antiche ferriere e vetriere, e nei comuni limitrofi la presenza della filigrana, un’arte orientale di lavorazione dell’oro e dell’argento che ha fatto la fortuna di molti liguri.

Il monte Sciguelo, altro riferimento nel Parco Naturale del Monte Beigua

Sia all’interno del comprensorio che nelle zone immediatamente circostanti, troverete molti agriturismi, bed and breakfast e residence nei quali soggiornare.

Se, invece, preferite visitare le rete escursionistica di circa 500 km, sappiate che i sentieri sono attrezzati e ci sono molti rifugi incustoditi dove potersi fermare anche per molto tempo. D’estate si organizzano raduni, escursioni notturne, serate di proiezioni e eventi naturalistici.

Per essere aggiornati basta fare riferimento al sito parcobeigua.it

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Published by
Sara Tagliente

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