La Parietaria officinalis vanta numerose proprietà benefiche per il nostro organismo, ma è anche nota per le reazioni allergiche che è in grado di provocare. Ecco allora una guida per capire come impiegarla per il trattamento di piccoli e grandi disturbi.
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Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta dei rimedi naturali e andiamo a scoprire da vicino la Parietaria.
Questa pianta sempreverde fa parte della famiglia delle Urticaceae, proprio come l”ortica. Cresce nei terreni rocciosi, ai bordi delle strade, nei pressi dei muretti. È originaria del continente europeo e la troviamo fino a 700 metri di quota. Si adatta sia ad ambienti in penombra che in pieno sole.
Le foglie sono verdi, sottili e di forma ovale, pelose nella pagina inferiore e un po’ appiccicose al tatto. Proprio per questo riescono ad attaccarsi bene ai muri.
I fiori sono anch’essi verdi e sono composti da piccole capsule nere o marroni contenenti i semi. Compaiono dall’estate fino all’inizio della stagione autunnale.
Il fusto è di colore rossastro e ricoperto da peli. Generalmente non supera i 40 cm di altezza.
Curiosità: la Parietaria è nota con diversi nomi: muraiola (perchè si abbarbica ai muri, erodendoli con il tempo), erba vetriola (perchè riesce a lavare bene ogni tipologia di vetro), erba vento o gamba rossa.
Le numerose proprietà della parietaria sono legate alla presenza di diverse sostanze concentrate nella parte aerea della pianta.
Questo rimedio viene impiegato nel trattamento e la cura di varie patologie e disturbi, vediamoli tutti.
Aiuta a depurare l’organismo: è un ottimo diuretico, grazie alla presenza del potassio e dei flavonoidi. Per questo spesso viene indicata sotto forma di tisana a chi vuole combattere la cellulite o ridurre i liquidi in eccesso durante una dieta dimagrante.
Stimola l’espulsione del catarro e tratta i sintomi della tosse, della bronchite e dell’asma.
Per anni è stata impiegata nel trattamento di problematiche legate a vescica e reni. Aiuta ad attenuare i sintomi della cistite e i calcoli delle vie urinarie. Questo dipende dalla presenza della mucillagine che agisce anche da emolliente.
In caso di bruciature, ustioni e ferite, riesce ad alleviare il dolore e aiuta il processo di cicatrizzazione. Si presenta anche come un valido rimedio per il prurito. In tutti questi casi viene usata come poltiglia di erbe da stendere direttamente sulla cute (cataplasma).
Questa pianta viene impiegata come tisana, decotto o succo, ma anche sotto forma di cataplasma, come abbiamo appena visto.
La troviamo spesso anche come ingrediente di medicinali oppure sotto forma di granuli, gocce e tintura madre nel caso della medicina omeopatica.
L’erba andrebbe raccolta al momento della fioritura, per essere usata fresca o anche essiccata. In quest’ultimo caso però andrebbe conservata in un barattolo ermetico.
Non tutti sono a conoscenza del fatto che la parietaria può essere usata in cucina per la preparazione di diverse ricette. Si possono fare minestre oppure usare gambi e foglie per preparare frittate, risotti e ottime insalate.
Vediamo ora una ricetta facile e veloce per una gustosa vellutata di parietaria.
Ingredienti per 3 persone:
Procedimento:
In realtà questa vellutata può trasformarsi anche in una crema deliziosa con cui condire la pasta.
Una nota a parte merita l’allergia alla parietaria, che tende a manifestarsi con gli stessi sintomi dell’allergia al polline. Quindi si presenteranno starnuti, lacrimazione degli occhi, prurito, fino ad arrivare all’asma nei casi più gravi.
Chi ne è affetto deve evitarne ovviamente il consumo, prestando attenzione anche ad altri cibi quali melone, basilico, ciliegie, piselli, ortica. Essi difatti contengono pericolosi allergeni che potrebbero solo aggravare la situazione.
Qualora ci si accorga di essere allergici alla parietaria, l’unica strada possibile è quella di seguire un’adeguata terapia, seguiti da uno specialista.
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