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Patagonia a rischio per la costruzione di due nuove dighe

In Patagonia meridionale la costruzione di due dighe rischia di ‘violentare’ il naturale ecosistema di questa regione che rimane una delle più incontaminate della terra. Una commissione del governo cileno, con maggioranza schiacciante (undici voti favorevoli e un solo astenuto) ha approvato per 7 miliardi di dollari la realizzazione di due dighe che avranno un doppio ruolo: quello di arginare i frequenti straripamenti dei fiumi Pascua e Baker (la zona è una delle più piovose sulla terra) e , al tempo stesso, dovranno produrre energia elettrica.

Inutile dire che la nomina di questa commissione è squisitamente politica. Il presidente Sebastian Pinera ha voluto terminare la revisione triennale per l’ambiente con questa decisione, che incontra molte perplessità a livello ambientale. Questo perchè, sostanzialmente, due costruzioni così imponenti finirebbero con l’avere delle inevitabili ripercussioni sull’ecosistema : 5700 ettari di alberi eliminati per queste opere, il trasferimento di diversi abitanti dalla zona, rapide e cascate che spariscono e l’eco turismo che subirebbe, così, una perdita in termini di presenza.

Un altro pericolo sarebbe quello di distruggere l’habitat naturale di un animale già in via d’estinzione: si tratta dell’Huemul Cervo, una razza che ha solo poco meno di mille esemplari.

Chi, invece, sostiene le due opere pone l’accento soprattutto sulla carenza di gas naturale che porta il Cile a dover sempre comprare all’estero l’energia per il 97% del suo fabbisogno.

L’intenzione del governo sarebbe di trasformare la Patagonia meridionale in una centrale idroelettrica così da consentire, entro 12 anni, di produrre 2,75 gigawatt che rappresentano un terzo della capacità dell’attuale Cile. Inoltre, è impegno internazionale del Cile, riuscire nel giro di quindici anni a triplicare le sue capacità di produzione d’energia.

Gli altri argomenti a favore sono i posti di lavoro, le borse di studio, il risparmio della produzione in proprio.

Che ne pensate? si può considerare davvero come energia rinnovabile anche se corre il rischio di distruggere gli equilibri dell’ecosistema della Patagonia? a nostro avviso no.

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Published by
Sara Tagliente

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