Le patate dolci, più comunemente note come patate americane, sono radici tuberose dolciastre tipiche delle zone tropicali dell’America, ma oggi presenti anche in Italia. Ricche di tantissime proprietà, al punto da essere ritenuta un superfood, la patata dolce ha un particolare sapore dolciastro che ricorda sia la patata classica che la zucca.
Andiamo a scoprire le loro caratteristiche, i vari metodi di cottura e tante ricette originali e sfiziose per stupire a tavola.
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Nota anche come batata e patata americana, è la radice tuberosa della Ipomea batatas, specie che appartiene alla famiglia delle Convolvulaceae.
Il suo stesso nome ce ne suggerisce la provenienza. Si tratta infatti di un prodotto tipico del Sud America. Rispetto alla classica patata ha un sapore più dolciastro, ma gli utilizzi sono pressoché i medesimi.
Dalla forma allungata e bitorzoluta, le patate dolci hanno la buccia di colore che va dal marrone, al rosso all’arancione. La polpa interno, dolce e farinosa, può essere bianca, violacea o tendente all’arancione.
Originaria delle zone tropicali dell’America, oggi viene coltivata praticamente ovunque, anche in Italia, specie in Puglia e Veneto.
Ne esistono più di 400 varietà. Fondamentalmente si distinguono in 2 categorie:
Piuttosto dolciastre, il loro sapore è una via di mezzo tra la classica patata e la zucca. Per questo è un alimento che può sostituire entrambe in tante ricette.
100 grammi apportano circa 80 calorie.
100 gr di prodotto apportano:
Sono inoltre ricche di fibre, utili per il benessere e le funzionalità intestinali, vitamine (soprattutto A, C e B6), sali minerali (magnesio, fosforo, potassio, calcio e manganese), carotenoidi, antociani e flavonoidi.
Tutte queste sostanze benefiche sono concentrate sia nella polpa che nella buccia. In quest’ultima, infatti, si trova il cajapo, una sostanza utile per tenere sotto controllo glicemia e colesterolo.
Tra l’altro, a differenza delle comuni patate, hanno un indice glicemico più basso.
Sono un ottimo alleato della salute cardiovascolare, anche perché sono prive di colesterolo e di grassi saturi.
Oltre a proteggere le arterie, la vitamina A protegge anche la vista, la pelle e le mucose. Per quanto poi riguarda i sali minerali presenti, il ferro risulta importante per la produzione di globuli rossi, calcio e fosforo proteggono le ossa mentre il potassio mantiene in salute l’apparato cardiovascolare.
I soggetti in sovrappeso o che soffrono di pressione alta le devono evitare, o comunque consumare con moderazione, a causa dell’elevato contenuto di carboidrati.
Inoltre, sono una fonte di acido ossalico, molecola che può promuovere il formarsi di calcoli.
Si deve infine ricordare che un consumo eccessivo di patata americana potrebbe interferire con l’efficacia di alcuni farmaci, in special modo coi diuretici.
Ormai, le patate americane si trovano facilmente anche da noi in Italia, al supermercato e sui banchi del mercato.
Il periodo migliore per acquistarle e consumarle è quello compreso tra agosto e ottobre. Ecco alcuni consigli per scegliere i prodotti migliori:
Vanno conservate in un luogo asciutto e al riparo dalla luce. Mai metterle in frigorifero. Vanno inoltre disposte solo su uno strato e mai sovrapposte.
Di media durano circa 1 settimana, max 10 giorni.
Pur non facendo parte della tradizionale dieta mediterranea, sono reperibili anche da noi facilmente, ma per questo, spesso ci sono molti dubbi sul come cucinarle.
In realtà, viste consistenza e sapore che ricordano patata e zucca, sono facilmente utilizzabili in tutte quelle ricette che prevedono l’impiego di questi altri due alimenti molto più comuni e diffusi.
Pertanto, i metodi di cottura e gli abbinamenti sono davvero vari, tanto che si presta sia per la realizzazione di ricette salate che dolci. Addirittura, è possibile anche consumarle crude, direttamente con la buccia, purché molto ben lavate.
Con o senza buccia, ecco i principali metodi di cottura.
Ora che abbiamo spiegato i metodi di cottura base, vediamo qualche ricetta da prendere come ispirazione.
Ingredienti:
Preparazione. In un’insalatiera bella capiente versate la patata grattugiata, indivia, rucola, champignon crudi, indivia, rucola, champignon crudi, indivia, rucola, cipollotti, e germogli di soia. Per una nota croccante, unite anche della frutta secca, come noci o pinoli, oppure dei crostini di pane fatti precedentemente abbrustolire. Condite il tutto con olio extra-vergine, sale pepe e, se volete, aceto. Oppure con un condimento base di salsa allo yogurt, menta e zafferano.
Vi occorrono:
Preparazione. Dopo averle fatte lessare, tagliate a rondelle le patate e passatele sulla griglia con dell’olio e un pizzico di sale e rosmarino. Aggiungere un pizzico di paprika se vi piace.
Per gli gnocchi occorrono:
Preparazione. Prendete una grossa pentola e mettetevi a bollire abbondante acqua salata. Quindi immergetevi le patate con la buccia e fate cuocere per 20 minuti. Scolate e tagliatele a rondelle ed eliminate la buccia. Trasferitele poi su una teglia foderata con della carta da forno. Proseguite la cottura per mezz’ora in forno ventilato a 180°. Quando la polpa delle patate risulterà morbida, sfornate e passatele nello schiacciapatate.
Prendete ora una ciotola e lavorate il puré di patate con 250 gr di farina setacciata. Iniziate ad impastare, unite il tuorlo, il formaggio grattugiato e, alla fine, un poco di sale. Formate una palla morbida e compatta. A questo punto, trasferite l’impasto sopra ad una spianatoia infarinata e ricavate dei cordini spessi 2 cm circa.
Da ogni cordino tagliate tocchetti di 2 cm, gli gnocchi, che potrete schiacciare leggermente con una forchetta. Tuffateli in acqua bollente salata. Non appena saranno cotti, saliranno subito a galla. Sono ottimi conditi con salvia e burro fuso ed anche con un semplice sugo di pomodoro.
Ingredienti:
Preparazione. Con una spazzolina, pulite bene la buccia delle patate, sciacquatele sotto l’acqua e tagliatele a metà nel senso della lunghezza. Sistematele su una teglia rivestita con carta da forno, irrorate con un filo di olio e un po’ di sale e pepe. Coprite con foglio di alluminio e fate cuocere in forno preriscaldato a 200° per 25 minuti circa.
Una volta morbide, sfornatele e svuotate la polpa interna con un cucchiaio. Utilizzando un mixer, frullate la polpa delle patate insieme a dell’erba cipollina e a qualche fiocco di burro. In ultimo, aggiungete i cubetti di pancetta (dolce o affumicata in base ai gusti) ed il formaggio tagliato a cubetti.
Riempite i cestini di patate con questo composto, condite con un giro d’olio e infornate nuovamente per 20 minuti circa a 180°. Servite ancora calde, sono un gustoso piatto unico da accompagnare ad una fresca insalata di stagione.
Sono perfette anche per la realizzazione di torte, biscotti e dessert in genere.
Ingredienti:
Preparazione. Fate cuocere in forno caldo a 180° le patate con la buccia per 1 ora circa. Una volta cotte, sfornatele, sbucciatele e passatele in uno schiacciapatate fino a ottenere una purea.
Mescolate la purea con lo zucchero, l’uovo e la farina setacciata. In ultimo, aggiungete anche il burro fuso, il succo e la scorza grattugiata del limone. Mescolate il tutto per bene e, a piacere, aggiungete uvetta, gocce di cioccolato, frutta secca, frutta disidratata… Trasferite l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata (o rivestita con carta forno) e fate cuocere in forno a 180° per 45 minuti circa. Una volta cotta, fate raffreddare e servitela spolverizzata con dello zucchero a velo.
È ottima a colazione e deliziosa con il tè del pomeriggio. Ovviamente, con questo impasto, si possono preparare dei singoli dolcetti come i muffin. Basta semplicemente cambiare lo stampo.
Ingredienti:
Preparazione. Fate bollire una patata e, una volta cotta, schiacciatela. Unite burro, latte, uova e zucchero, la cannella e la noce moscata. Lavorate fino a ottenere un composto liscio privo di grumi.
Prendete ora una tortiera e adagiatevi sul fondo un rotolo di pasta frolla o di pasta sfoglia già pronti, travasatevi sopra il composto appena realizzato e fate cuocere in forno per 1 ora a 180°.
Vi occorrono:
Preparazione. Lavorate il purè con la farina, lo zucchero, l’uovo, l’olio e la scorza. Sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido e unite al composto, lavoratelo con le mani e formate un panetto liscio. Coprite con uno strofinaccio tiepido e fate riposare fino a quando non avrà raddoppiato il suo volume.
Stendete poi l’impasto su un piano infarinato e create delle ciambelle. Fatele cuocere in forno a 180° per 15 minuti circa.
Ingredienti:
Preparazione. Tagliate le patate in due parti per il senso della lunghezza con la buccia, spolverizzatele con un cucchiaio di zucchero di canna e un pizzico di cannella. Aggiungete ora alcuni fiocchetti di burro.
Chiudete il cartoccio e infornate per 45-50 minuti a 180°. Potete sostituire lo zucchero con miele o sciroppo d’acero e guarnire in ultimo con cereali o biscotti secchi sbriciolati.
Per 8 pancake senza lievito vi servono:
Preparazione. Fate lessare delle patate dolci con la buccia e, una volta cotte, estraete con 1 cucchiaio e schiacciate la polpa. Amalgamatela con farina di ceci, latte, un pizzico di sale e cannella. Quindi frullate con un mixer. Cuocete i pancake in una padella antiaderente finché non saranno dorati su entrambi i lati.
Sono ottimi a colazione, spennellati con sciroppo d’acero o burro d’arachidi, marmellata di frutta o crema al cioccolato. A piacere, accompagnare con frutta fresca; ottimi i frutti di bosco.
È una pianta facile da coltivare, ma si tratta di una pianta che predilige climi caldi.
Si moltiplica per talea.
Si può ottenere da 2 patate, conservate in un ambiente con temperatura abbastanza elevata, sui 20°. Quando vedrete spuntare i primi germogli, attendete che raggiungano 15 cm e possiedano almeno 5-6 foglie. A questo punto, staccateli e metteteli a dimora.
Il periodo più indicato per piantare le talee ed i tuberi è il mese di marzo. I tuberi vanno interrati in un vaso avente diametro di 15 cm. In piena terra, mantenete distanze adeguate per il loro vasto apparato radicale: 70 cm tra ogni fila e 40 cm tra un tubero e l’altro.
La coltivazione va fatta in campo aperto solo se in zone caratterizzate da alte temperature; in caso contrario, preferite la coltivazione all’interno, in una serra o in una veranda riscaldata, sistemando il vaso vicino a una fonte di calore, come un calorifero.
Vediamo ora altri parametri da considerare per una perfetta coltivazione.
Il periodo di raccolta va da fine settembre a metà ottobre. I tuberi vanno tolti dal terreno prima che le temperature si abbassino troppo (sotto i 5°).
Scopri anche le proprietà di questi tuberi:
Ed ecco anche qualche ricetta a base di patate
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