Scopriamo le proprietà del peperoncino ed i benefici per la salute e in cucina, di cui ne esistono oltre 3000 varietà.
Molto utilizzato nella cucina italiana, il peperoncino ha origine nel continente americano e arriva in Europa al seguito della scoperta dell’America. Appartiene alla famiglia delle solanacee come la patata. Ci sono diverse specie di peperoncino, quello a noi più familiare è il classico peperoncino rosso, quello di Cayenna, noto per essere molto piccante.
Infine per il suo ben noto valore scaramantico… insomma, fatto è che nelle regioni del Sud Italia, specie in Calabria si è acclimatato alla perfezione tanto che la produzione sfiora i 20 mila quintali l’anno!
Per misurarne la piccantezza, si prende come unità di misura una scala che va da 1 a 10.
Le specie conosciute sono circa 3mila, ma le più coltivate qui da noi sono solo 5. Ci sono diverse specie di peperoncino, quello a noi più familiare è il classico peperoncino rosso, quello di Cayenna, noto per essere molto piccante. Ve ne elenchiamo alcune più conosciute:
Oltre che come ingrediente che da sapore a molti piatti, la sua notorietà e la sua diffusione sono legate al miglioramento della circolazione sanguigna, grazie alla sua capacità di rinforzare i vasi rendendoli più elastici, favorendone la dilatazione.
Gli antiossidanti che contiene contribuiscono a combattere la malattie cardiovascolari, a ridurre il colesterolo e a proteggere da ictus, arteriosclerosi e rischio di infarto. Più recentemente si è scoperta la sua proprietà antitumorale, in particolare relativamente al tumore della prostata e la protezione nei confronti del tumori dello stomaco. Sempre nei confronti dello stomaco svolge azione benefica aiutando la cicatrizzazione delle ulcere.
Inoltre contiene vitamina C, vitamina A e vitamina K e antiossidanti.
La capsaicina, il principio attivo che gli conferisce l’effetto di piccantezza è volatile, per cui una volta messo in bocca un peperoncino, il piccante sale al palato, al naso e agli occhi, ed è solubile solo nell’alcool e nel latte, quindi per calmare il bruciore è inutile bere acqua. Questo principio è di aiuto anche per la digestione perché stimola la secrezione degli enzimi, così un cibo cotto col peperoncino si conserva più a lungo, ragione per cui nei paesi caldi si fa più uso di questa spezia.
Favorirebbe anche la digestione, perché aumenta la secrezione di muco e succhi gastrici, oltre che della peristalsi intestinale, evitando la fermentazione e la formazione di gas intestinali, in particolare si è rivelato efficace nei trattamenti contro la candida.
E’ ricco di vitamina C, per cui rafforza il sistema immunitario, di vitamina A, quindi fa bene alla vista, vitamina E antiossidante, vitamina K antiemoragico e vitamina P, molto utile al sistema circolatorio. I sali minerali sono calcio, ferro, fosforo e potassio.
La sua coltivazione è abbastanza semplice, anche in vaso sul balcone, si semina verso la fine dell’inverno mantenendo il vaso o i vasi al riparo dalle correnti fredde, a primavera si collocano all’aperto fino a maturazione che avviene a fine estate, poi si possono, ad esempio, far essiccare e macinare per ridurli in polvere e utilizzarli in cucina.
Se ti interessa questo ingrediente della cucina naturale e le sue benefiche proprietà, allora potresti guardare questi prodotti e libri che parlano del peperoncino:
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