La famiglia Nardi da tre generazioni ha un legame molto profondo con questo territorio, da sempre vocato alla produzione del vino, meglio conosciuto come la strada del Prosecco, che va da Valdobbiadene a Conegliano.
Il capostipite della famiglia acquistò gran parte dei vigneti negli anni quaranta.
Da allora, con laboriosità e lungimiranza, queste proprietà sono state coltivate, avendo come obiettivo principale l’aumento della qualità.
La famiglia Nardi ha compiuto il suo percorso di crescita, mantenendo saldo il suo radicamento al territorio e con esso una grande sensibilità nei confronti dell’ambiente e della salute della comunità.
Nel 1981 i sette fratelli Nardi, con il padre Tiziano e la madre Afra, decidono di iniziare l’avventura dell’agricoltura biologica e adottare tecniche agricole ed enologiche assolutamente naturali.
Questa scelta filosofica e di vita scaturisce dall’esigenza di utilizzare dei procedimenti che garantiscano un pieno rispetto dell’ambiente ed una conseguente sicurezza per la nostra salute.
«All’epoca – specifica l’amministratore di Perlage Vini, Ivo Nardi – esisteva poca bibliografia e le sperimentazioni sono state fatte da noi in azienda, prima su un piccolo appezzamento di 6.000 metri quadrati con uva Prosecco, poi sull’intera azienda. Tuttavia, nonostante le iniziali difficoltà, abbiamo perseverato e perfezionato delle tecniche adatte che ci garantiscono la sanità delle uve. I risultati in seguito non sono mancati, anche da un punto di vista economico».
Nel 1985 nasce quindi la prima azienda certificata biologica delle colline del Prosecco DOC: “Perlage”.
Nel 1991 l’azienda produce il primo prosecco biologico della storia enologica italiana.
Fin dal 1991 l’azienda ottiene anche la certificazione biologica e Iso 9001 e BRC (British Retail Consotrium) richiesta dalla GDO inglese.
Nel 1995 viene prodotto il primo spumante.
Dal 2005 l’azienda Perlage ha iniziato l’esperienza Biodinamica, acquisendo la certificazione Demeter, rendendo ancora più profondo quel contatto con la terra e l’intero sistema naturale, da sempre cercato e rafforzato.
Nasce in quel periodo il primo prosecco biodinamico, il Prosecco Spumante Doc “Col di Manza” .
«La sfida vera e propria iniziò nel 2006, dice Nardi. In quell’anno, infatti, arrivarono i primi riconoscimenti. Il prosecco “Animae”, cru millesimato da vendemmie selezionate, vinificato senza aggiunta di solfiti, si guadagna la medaglia d’oro al Mundus Vini – Biofach (importante manifestazione internazionale che si svolge a Norimberga), traguardo importante, soprattutto per il grande consenso ottenuto anche tra i consumatori».
Questo risultato è, fin da subito, intepretato dall’azienda come un segnale evidente di una maggiore attenzione del rispetto alla qualità di ciò che beviamo e soprattutto indice di successo nel perseguimento, da parte di Perlage, di una qualità sempre migliore.
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