Phlox: la pianta facile da coltivare che somiglia moltissimo alle ortensie
Varietà e consigli per la coltivazione e la moltiplicazione
Le Phlox sono piante molto somiglianti moltissimo alle ortensie ma che, a differenza di queste, sono più semplici da coltivare e curare. Dal grande potere decorativo, queste piante presentano una gamma di colori molto ampia. Inoltre, regalano fioriture molto rigogliose ed abbondanti, ideali per creare cuscini di fiori e tappezzare aiuole e giardini rocciosi.
Della famiglia delle Polemoniaceae, è una pianta annuale e perenne proveniente dall’Asia e dall’America. Ne esistono moltissime varietà e l’altezza varia in base alla specie.
Vediamo comunque le caratteristiche generali.
Fusti: erbacei e ramificati, possono presentare portamento eretto o strisciante, terminano con vari corimbi di fiori tubolosi
Foglie: lineari e di colore verde chiaro
Fiori: riuniti in infiorescenze a pannocchia, hanno base tubolare e poi si aprono a forma di stella. Dal grande potere decorativo, si possono presentare in colori diversi: bianco, rosa, lilla, porpora…
Quali sono le varietà di Phlox
Esistono diverse varietà di Phlox, più di 60. Andiamo a scoprire quali sono le più comuni e diffuse.
Phlox paniculata
P. Paniculata: pianta perenne che può raggiungere l’altezza di 50-60 cm e, in alcuni casi, addirittura anche i 2 metri. Questa varietà produce ricche fioriture a pannocchia con corolle dai colori molto vivaci.
P. drummondii: specie annuale originaria del Texas, con altezza di 20-40 cm. I suoi fiori sono rosa-porpora e azzurro. Cresce bene nelle zone con clima mite
P. subulata: specie perenne e sempreverde, che cresce tra i 25 e i 30 cm. Durante le abbondanti fioriture, che cominciano in tarda primavera e perdurano per tutta l’estate, produce fiori piatti di colore rosa, lilla, bianchi e porpora
P. stolonifera o P. strisciante: erbacea perenne proveniente dagli Stati Uniti orientali, è un ottimo tappezzante che riesce anche a ricoprire una parete rocciosa con i suoi profumatissimi fiori a forma di stella, di olore bianco, rosa e viola chiaro
P. sibirica: di altezza compresa fra i 25 e i 30 cm, fiorisce molto abbondantemente al punto da essere usata come tappezzante di aiuole
La varietà Phlox Paniculata ha un grandissimo potenziale ornamentale, grazie ai suoi fiori di diversi colori.
Quando fioriscono le Phlox
Trattandosi di perenni ed annuali, le varietà di Phlox iniziano a fiorire col comparire del caldo. I piccoli fiori sono a forma di stella e, alcune varietà, ne producono così tanti al punto da dar vita ad un tappeto coloratissimo.
Quando piantare le Phlox
Le Phlox vanno messe a dimora in primavera. Le varietà annuali anche in autunno, a fine estate e a fine inverno.
Come coltivare le Phlox
Terreno: con pH quasi neutro e povero di calcio. Fertile, fresco e ben lavorato. Umido ma comunque ben drenato
Esposizione: amano le posizioni molto luminose ma riparate dalla luce diretta del sole, specie durante i periodi estivi più caldi. Ok anche la mezz’ombra
Potatura: al fine di avere una fioritura bella florida, le piantine vanno cimate appena producono una buona quantità di foglie così da incoraggiarle a germogliare anche sui lati. In presenza di boccioli appassiti, questi vanno subito rimossi. Infine, dopo la fioritura, i gambi vanno tagliati a metà o ad un 1/3 così da favorire la formazione di nuovo fogliame
Irrigazione: necessitano di annaffiature abbondanti e regolari, da effettuare solo quando il terreno risulta ben asciutto. Attenzione a evitare ristagni idrici
Concimazione: durante la stagione vegetativa, ogni 2 settimane circa, va somministrato del concime per piante da fiore diluito nell’acqua delle innaffiature
Rinvaso: ogni 1-2 anni bisogna procedere con il rinvaso.
Molto pregevole anche la varietà Subulata di Phlox.
Come utilizzare le Phlox
Impiegate principalmente a scopo decorativo ed ornamentale, queste piante ornamentali vengono coltivate in vaso o in giardino e, a seconda dell’altezza e del portamento, vengono usate per riempire aiuole, bordure e giardini rocciosi.
Come riprodurre le piante di Phlox
Ci sono vari metodi per procedere con la moltiplicazione. Ecco i principiali in base ai vari casi.
La semina delle specie annuali va fatta a marzo, in semenzaio, oppure in pieno campo, da giugno in avanti
La moltiplicazione per talee viene usata per moltiplicare le nuove varietà velocemente, ponendo le radici in senso verticale in un letto di sabbia
La divisione, piuttosto diffusa, viene eseguita sugli esemplari maturi in 5 o 6 fusti, ogni 3-4 anni circa. I getti basali, prelevati in primavera dai nuovi germogli, sono spesso usati per le varietà perenni. Vanno messi a radicare in vivaio o vasetti, e poi messi a dimora una volta avvenuto il radicamento
Parassiti e malattie della Phlox
Pur trattandosi di piante piuttosto rustiche e resistenti, queste piante possono comunque essere attaccate dagli afidi che colpiscono fiori e foglie.
Terreno troppo umido e ristagni d’acqua possono poi provocare l’insorgere di malattie fungine.
I bei fiorellini della Phlox Stolonifera.
Le varietà che producono fiori bianchi ben si accostano ad alcune graminacee, come Echinops, Miscanthus sinensis ‘Variegatus’ e Verbascum. Stanno inoltre molte bene anche accanto ad alcune rose tardive, come la varietà ‘Windrush’, di color giallino chiaro, o la ‘Butterscotch’, dalle sfumature crema-rame.
Dal canto loro, invece, le varietà rosso-violacee, sono perfette insieme agli Aster blu e azzurri.
Significato delle Phlox
Nel linguaggio dei fiori rappresentano l’intesa e la complicità.
Questo significato deriva dall’epoca medioevale, quando i cavalieri usavano i fiori di questa pianta per adornarsi le vesti per via del loro profumo assai gradito alle dame.
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