Ambiente

Piste ciclabili in crescita in Italia secondo Legambiente

Interessanti i dati presentati da Legambiente a Padova in occasione dell’apertura di ExpoBici, la fiera internazionale dedicata al mondo delle biciclette, nell’ambito della ricerca ‘L’a-bici’: in Italia le piste ciclabili sono in crescita e a fine 2009 hanno raggiunto i 3.227 km, una crescita di quasi il 15% rispetto all’anno prima. Sono sempre al Nord i Comuni più ciclabili di Italia (Reggio Emilia, Lodi, Modena, Mantova, Vercelli, Cremona, Forli’, Ravenna, Cuneo, Ferrara, Padova e Piacenza).
Segnali importanti vengono anche dai centri più grandi, come Milano, dove la bicicletta sta diventando sempre più popolare, soprattutto tra i giovani: a Milano, secondo un’indagine dell’Agenzia per la Mobilita’ e l’Ambiente del 2005, la percentuale di chi utilizza la bicicletta e’ aumentata del 150% negli ultimi dieci anni.

Piste ciclabili in crescita in Italia secondo Legambiente

Dati interessanti, come dicevamo, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno (trend di crescita, a testimonianza di una sempre maggiore attenzione da parte delle istituzioni alla domanda di piste ciclabili ed all’importanza di implementare soluzioni concrete di mobilità sostenibile).

Vedendo il bicchiere mezzo vuoto, invece, non si può fare a meno di rilevare come non solo la mobilità sostenibile non sia ancora una realtà diffusa in Italia, ma anche come la percentuale di spostamenti urbani in bicicletta sul totale sia rimasta praticamente immutata nell’ultimo decennio, 3,8% sul totale degli spostamenti, nonostante dal 2000 ad oggi sia triplicata l’estensione delle piste ciclabili urbane.

Questo indica che le piste ciclabili da sole non sono sufficienti come soluzione per una mobilità sostenibile e che sono diversi gli interventi necessari per rendere appetibile – al di fuori del nocciolo duro dei ciclisti incalliti – l’uso della bicicletta: maggiore sicurezza in primis, con isole pedonali, cunette, dossi e altri limitatori di velocità delle automobili, migliore segnaletica e più zone a traffico limitato.

Le due ruote possono essere un gran divertimento ed una esperienza rilassante, ma non quando è in gioco la nostra sicurezza o ci si trova affogati nel traffico, per cui dovere delle nostre amministrazioni è mettere in piedi misure organiche e coerenti per favorire l’uso della bicicletta, senza confidare solo sulla buona volontà di chi quotidianamente inforca la bici tra mille disagi,studiando i modelli più virtuosi. Amsterdam e Copenhagen (vedi foto qui sotto) vi dicono nulla?

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