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Londra vuole le piste ciclabili urbane più lunghe al mondo

A Londra si vuole costruire un network di piste ciclabili urbane che taglieranno la città in due assi lunghissimi per dare maggiore sicurezza ai ciclisti e separarli dal traffico, grazie anche ad un’opinione pubblica a favore della mobilità green.

E, dopo la pista ciclabile riscaldata in Olanda e le bici che posso addirittura segnarsi il proprio percorso in autonomia, illuminandolo con particolari fanali a LED, sembrerebbe ormai vicina anche la realizzazione di un  vecchio progetto chiuso nel cassetto del sindaco di Londra da alcuni anni: costruire la prima strada completamente ed esclusivamente riservata alle biciclette.

Londra vuole le piste ciclabili urbane più lunghe al mondo

Annunciato nel 2013 a Londra, i lavori potrebbero finalmente partire entro la prossima estate. Con un’opinione pubblica ormai schierata per l’84% a favore del moderno esperimento di mobilità green infatti, la pista ciclabile più lunga di Europa potrebbe finalmente diventare realtà nella capitale inglese, dopo le tante critiche mosse dai residenti ad un primo disegno del progetto.

cycling utopia
Londra vuole la pista urbana per bici più lunga al mondo

Due corsie lunghissime che tagliano la città nei sensi di marcia opposti: una che percorre la metropoli britannica da Nord a Sud – da King Cross a Elephant and Castle – e l’altra in senso trasversale da Est a Ovest – partendo da Barking per arrivare ad Action – rendendo, pare contro ogni stima precedente, il traffico della big city di Londra più scorrevole ma soprattutto decisamente meno dannoso per l’ambiente, visto che sarà capace di sostenere un afflusso su due ruote pari a circa 3.000 ciclisti all’ora, che siano vecchi utilizzatori o convertiti recenti alla mobilità pulita.

ciclisti oggi londra
I ciclisti oggi sono in pericolo perché condividono la strada con le auto e i bus

Pare che proprio nelle prossime settimane il mega- progetto di eco-mobility, con una previsione di spesa, almeno per la prima fase dei lavori, che si aggirerebbe intorno ai 55 milioni di euro e già passato al vaglio di 21.000 cittadini londinesi, dovrà essere valutato per un parere finale del consiglio della Transport for London, società che gestisce i trasporti londinesi.

come saranno strade
Come potrebbero diventare le strade a misura di ciclisti

Il modello approvato dal sindaco Boris Johnson si basa su 4 capisaldi.

Una rete di gallerie urbane per i ciclisti. 
Una rete di piste ciclabili ad alta capacità, dirette e connesse le une alle altre, magari parallele alla metro, senza trascurare delle piste ciclabili in stile olandese, separate cioè dalla strada, più una serie di corsie miste sulla stessa strada ma delimitate da spartitraffico, oltre a strade secondarie dedicate al solo traffico lento.

Strade più sicure per i ciclisti. Le strade londinesi devono diventare più sicure per chi decide di muoversi in bici, quindi si devono prevedere soluzioni negli incroci più pericolosi e tutela rispetto ai grandi veicoli quali bus e camion.

Più ciclisti. Entro il 2020 si calcola che il numero di ciclisti possa raddoppiare, ma deve diventare una pratica che tutti possono affrontare con serenità e tranquillità perché sicura.

Posti migliori per tutti. Creare dei corridoi verdi con alberi e piante spartitraffico, per dividere i percorsi dei ciclisti e dei pedoni dalle auto. I ciclisi danno maggiore senso di sicurezza per le strade, portando vita nelle zone e nei passaggi più bui e deserti della città, incoraggiand i pedoni a camminarvi.

progetto ciclisti londra
Un progetto di corridoi verdi con alberi e piante spartitraffico, per dividere i percorsi dei ciclisti e dei pedoni dalle auto

Se sarà approvato potremmo vedere forse, entro la metà del 2016, i ciclisti smettere di zigzagare sulle strade urbane, schivando autobus, auto e moto, in una situazione di totale pericolo. Li attendono maggiore comfort e tranquillità per tutti, anche per gli automobilisti stessi.
Si vedrà.

corsie preferenziali seprate
Entro il 2020 si calcola che il numero di ciclisti possa raddoppiare, ma deve diventare una pratica che tutti possono affrontare con serenità e tranquillità perché sicura.
bike superhighway
Entro il 2016 i ciclisti smettere di zigzagare sulle strade urbane, schivando autobus, auto e moto

 

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