Politica agraria comunitaria: dal 2013 sarà più eco e sostenibile?
Sembra che anche il mondo dell’agricoltura stia virando verso politiche più vicine all’ambiente.

Lo dimostra l’obiettivo fissato dall’Europarlamento che dal 2013 intende promuovere politiche agricoli sostenibili, eque e competitive anche attraverso incentivi economici offerti agli agricoltori per utilizzare tecniche moderne ed eco-compatibili.
Questa risoluzione europea è in linea con gli impegni sottoscritti nel contesto del G20 che chiede un sostegno finanziario consono alle sfide che il mondo dell’agricoltura è chiamato ad affrontare.
La politica agricola comune (PAC) mira a supportare questo bilancio a lungo termine fino al 2020 per supportare alcuni obiettivi di fondamentale importanza:
- garantire la sicurezza dei prodotti alimentari;
- proteggere l’ambiente;
- offrire nuovi posti di lavoro;
- assicurare la competitività del settore agricolo comunitario.
Gli eurodeputati propongono di introdurre un massimale per i pagamenti diretti ad ogni agricoltore, tenendo però conto delle dimensioni delle aziende agricole e dei criteri oggettivi di occupazione e delle pratiche sostenibili.
Per evitare lo sperpero di finanziamenti pubblici sarebbe opportuno riservare i pagamenti diretti agli agricoltori che effettivamente utilizzano la terra per la produzione: sembra ovvio ma i rischi di elargire finanziamenti senza effettivi benefici sono infatti alti, sarà quindi fondamentatale una difficile ma costante attività di monitoraggio da parte dell’Unione Europea.
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