Che il nostro stile di vita stia generando un innalzamento della temperatura sul pianeta è cosa nota, ma quello che continua a sorprendere è la rapidità con cui il cambiamento climatico accelera la sua corsa e l’autunno più caldo mai registrato in Italia al Nord negli ultimi 150 anni fa riflettere.
FOTO: Ghiacciai in ritirata impressionante anche nelle Alpi oltre che ai Poli
Un’ulteriore notizia preoccupante viene da un satellite americano e riguarda la situazione dei ghiacci al Polo Nord. Non solo l’estensione della banchisa nel periodo estivo si è fortemente ridotta – siamo alla metà rispetto al ghiaccio che copriva i poli negli anni ‘50 – ma la coltre di ghiaccio si è estremamente assottigliata. E a parità di temperatura, una coltre di ghiaccio più sottile si scioglie più in fretta, in un circolo vizioso allarmante.
Il satellite che ha “fotografato” questa situazione è stato lanciato dal Nsidc, US National Snow and Ice Data Centre. Le rilevazioni del Nsidc sono state confermate da uno studio dell’Università di Washington e presentano un dato inequivocabile: la banchisa ha raggiunto quest’anno lo spessore più esiguo che sia mai stato registrato.
Le ricerche condotte dai due istituti americani permettono di ipotizzare un totale scioglimento dei ghiacci nel periodo estivo tra soli 30 anni. Ovvero, con 40 anni di anticipo rispetto alle precedenti previsioni elaborate dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc).
Che cos’altro stiamo aspettando per invertire la rotta?
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