Migliore amico dell’uomo e instancabile dispensatore di affetto, il cane potrebbe rappresentare una risorsa per gli umani anche sul posto di lavoro. Proprio così, portare il cane in ufficio migliora il clima e favorisce la produttività.
Secondo alcuni studi statunitensi, infatti, la presenza del cane in ufficio consentirebbe una sorta di pet therapy aziendale.
Tra gli effetti benefici prodotti dallo scodinzolare di Fido tra le scrivanie si annoverano l’aumento della produttività, la diminuzione delle assenze per malattie e il decremento di situazioni di mobbing.
SPECIALE: Le razze di cani più belle ed interessanti
In linea generale, la possibilità di tenere un cane in ufficio consentirebbe la distensione del clima lavorativo e l’allentamento di tensioni tra colleghi. L’ambiente di lavoro, in tal modo, diventerebbe più accogliente inducendo i dipendenti ad una maggiore tolleranza alle inevitabili frustrazioni che possono verificarsi.
Non è un caso se negli Stati Uniti già il 17% delle aziende (Fonte: ICTBusiness.it) approva la possibilità di portare il cane in ufficio.
D’altra parte è vero che non tutti i cani possono essere in grado di sopportare gli stimoli che un ambiente lavorativo può presentare.
Per questo in Austria è previsto che il cane ed il suo padrone ricevano un apposito patentino per certificare l’idoneità della coppia a “lavorare” insieme in ufficio!
Si deve anche considerare che non tutte le razze di cani sono adatte a questo ambiente. Alcune necessitano di spazi e attenzioni che possono essere difficilmente compatibili con un ambiente lavorativo.
Se pensate agli uffici in Italia sarebbe possibile una tale convivenza? A voi l’ardua risposta!
Per finire, alcune guide che parlano dei nostri amici a quattro zampe più popolari, che potrebbero accompagnarci senza problemi in ufficio:
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