Il Pothos è una pianta da interni molto amata, molto robusta e in grado di accontentarsi di poche cure, anche in condizioni ambientali non del tutto buone.
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Proseguiamo il nostro viaggio tra le varie piante da appartamento e scopriamo le caratteristiche del Photos (chiamato anche Scindapsus o Epipremnum).
Appartiene alla famiglia delle Aracee ed è originario dell’Australia, dell’Asia, del Madagascar e delle isole del Pacifico.
Stiamo parlando di una pianta rampicante molto resistente.
Si presenta con le foglie dalla caratteristica forma di cuore, di un bel verde acceso e lucido, con striature dorate o bianche.
I rami (chiamati in realtà liane) sono molto lunghi, consentendo di raggiungere anche i 2 metri in altezza. In natura si incontrano esemplari alti fino a 5 metri. Questi sono dotati di radici aeree che favoriscono l’attorcigliamento ad altri alberi e assimilano acqua e sostanze nutritive.
I fiori raramente compaiono nelle nostre zone, mentre nelle foreste pluviali d’origine abbondano. Sono fiori molto piccoli riuniti in una spadice.
Il genere si distingue in circa 50 specie. Vediamo le più conosciute.
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Come abbiamo precisato da subito, questa pianta può essere coltivata da chiunque, anche da chi non si ritiene propriamente un esperto di giardinaggio. Tuttavia, è sempre meglio tenere in considerazione le sue esigenze specifiche.
Partiamo ora dalla scelta del terriccio. Questo deve essere innanzitutto ben drenato. Mescolate la terra da giardino a sabbia e foglie. Il vaso non deve essere particolarmente grande e sul fondo si possono mettere dei cocci o dell’argilla espansa per favorire il drenaggio.
Concimate due volte al mese con una certa regolarità, preferendo prodotti ricchi di azoto.
Scegliete un luogo luminoso che darà modo alla pianta di esaltare ancora di più le screziature delle sue foglie. Accertatevi che non vi siano correnti d’aria e che i raggi del sole non siano diretti. Un certo grado di umidità sarà ben apprezzato.
Attenzione alle basse temperature, ricordatevi che la pianta ha origini tropicali e ha bisogno di un ambiente caldo. Proprio per questo durante la stagione estiva la potete lasciare tranquillamente all’esterno.
Questa pianta ama molto l’acqua e chiede un terriccio regolarmente umido, ma non zuppo. Come tutte le piante, i ristagni d’acqua sono molto pericolosi.
D’estate irrigate almeno tre volte alla settimana, mentre d’inverno potete diradare. Si consiglia si utilizzare la tecnica dell’immersione piuttosto che usare il classico annaffiatoio.
Per consentire il giusto livello di umidità, ricordatevi di nebulizzare le foglie con una certa periodicità.
Il rinvaso si rende necessario ogni anno, perchè la crescita è molto rapida. Si procede al termine della stagione invernale, scegliendo semplicemente di acquistare un vaso più grande oppure dividendo la pianta.
Controllate bene le radici, perchè quelle secche o marce andranno eliminate.
La potatura non è necessaria, a meno che non vogliate definire un portamento cespuglioso. Tuttavia dopo il rinvaso si possono accorciare un po’ le liane di modo da favorirne la crescita.
Questa pianta teme il ragnetto rosso, la muffa grigia e il marciume radicale, causato da irrigazioni eccessive. Per il resto è abbastanza robusta e raramente si ammala.
Se notate foglie gialle dovete capire bene se si tratta delle normali screziature o se sono sinonimo di malattia.
La bellezza di questa pianta è data anche dalla possibilità di coltivarla in diversi modi, adattandola anche al contesto abitativo. Difatti possiamo considerarla una pianta ornamentale a tutti gli effetti.
Se volete darle un portamento rampicante, mettete nel vaso anche un palo di sostegno, alto almeno un paio di metri. Attorcigliate le foglie intorno ad esso così crescerà in altezza. Potete anche utilizzare del filo di ferro per fissarle bene.
In alternativa, potete fare in modo che i rami si sviluppino in orizzontale, magari sfruttando dei tralicci. Se invece avete scelto la varietà con foglie piccoline, potete sistemarla in un vaso e appenderla, di modo che scenda in verticale.
Molti si chiedono come sia possibile coltivare il pothos in acqua sfruttando la tecnica dell’idrocoltura.
Si possono utilizzare due metodi: o si prende una talea e la si coltiva da subito in acqua, oppure si preleva dal terreno una pianta giovane, che sicuramente saprà rispondere meglio al cambiamento.
La pianta va posizionata in un vaso specifico, immersa nell’acqua. Si assisterà così alla nascita di radici acquatiche, dal colore bianco, con la caduta di quelle terrestri. In questo caso la pianta sarà nutrita utilizzando specifici prodotti in pasticche.
Ecco altre guide per coltivare piante in appartamento:
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