
Scarica l'app Kindle gratuita e inizia a leggere immediatamente i libri Kindle sul tuo smartphone, tablet o computer, senza bisogno di un dispositivo Kindle.
Leggi immediatamente sul browser con Kindle per il Web.
Con la fotocamera del cellulare scansiona il codice di seguito e scarica l'app Kindle.
Immagine non disponibile
Colore:
-
-
-
- Per visualizzare questo video scarica Flash Player
Segui l'autore
OK
Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? Paperback – 3 marzo 2011
C'è una nuova edizione di questo articolo:
- Lunghezza stampa363 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreGuanda
- Data di pubblicazione3 marzo 2011
- Dimensioni20.8 x 3.1 x 13.5 cm
- ISBN-108860882753
- ISBN-13978-8860882752
I clienti che hanno visto questo articolo hanno visto anche
Dettagli prodotto
- Editore : Guanda (3 marzo 2011)
- Lingua : Italiano
- Paperback : 363 pagine
- ISBN-10 : 8860882753
- ISBN-13 : 978-8860882752
- Peso articolo : 399 g
- Dimensioni : 20.8 x 3.1 x 13.5 cm
- Recensioni dei clienti:
Informazioni sull'autore

Scopri di più sui libri dell'autore, guarda autori simili, leggi i blog dell’autore e altro ancora
Recensioni clienti
Le recensioni dei clienti, comprese le valutazioni a stelle dei prodotti, aiutano i clienti ad avere maggiori informazioni sul prodotto e a decidere se è il prodotto giusto per loro.
Per calcolare la valutazione complessiva e la ripartizione percentuale per stella, non usiamo una media semplice. Piuttosto, il nostro sistema considera cose come quanto è recente una recensione e se il recensore ha acquistato l'articolo su Amazon. Ha inoltre analizzato le recensioni per verificarne l'affidabilità.
Maggiori informazioni su come funzionano le recensioni dei clienti su Amazon-
Migliori recensioni
Recensioni migliori da Italia
Al momento, si è verificato un problema durante il filtraggio delle recensioni. Riprova più tardi.
Una delle qualità più significative di questo libro è la sua capacità di suscitare la riflessione e stimolare il dibattito. L'autore sfida il lettore a esaminare criticamente le proprie convinzioni e abitudini alimentari, offrendo una prospettiva ricca e articolata su questioni come il benessere animale, l'industria della carne e l'impatto ambientale della produzione di alimenti di origine animale.
Inoltre, il libro offre una panoramica esaustiva delle diverse argomentazioni a favore e contro il consumo di carne, esaminando le questioni sotto molteplici punti di vista. Ciò permette ai lettori di formare le proprie opinioni informate e di comprendere appieno le implicazioni delle proprie scelte alimentari.
Tuttavia, alcuni lettori potrebbero trovare che il tono del libro sia polarizzante o eccessivamente polemico, specialmente se hanno opinioni diverse su queste questioni. Inoltre, poiché il libro affronta argomenti complessi e controversi, potrebbe richiedere un impegno significativo da parte del lettore per assimilare e valutare tutte le informazioni presentate.
In conclusione, "Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?" è un libro provocatorio e stimolante che offre un'analisi approfondita delle questioni legate al consumo di carne e alla nostra relazione con gli animali. Con il suo approccio schietto e le sue argomentazioni ben documentate, è un'importante risorsa per chiunque sia interessato a esplorare le complessità di questo argomento cruciale.
Non fosse altro che per quello che racconta sui pericoli e sui danni per la salute (a partire da quella dei bambini) e sul degrado dell'ambiente (dall'inquinamento delle falde acquifere al surriscaldamento planetario), dovrebbe già essere utilizzato come testo base per l'alimentazione scolastica ed anche, auspicabilmente, pluripremiato.
Impressionante poi la descrizione dei processi produttivi e delle tecniche di uccisione degli animali (che avvengono all'interno di vere e proprie officine dell'orrore, abilmente occultate lontano dalla vista e dall'udito dei consumatori) in uso negli allevamenti intensivi di bestiame e nella pesca industriale, realizzati principalmente negli Stati Uniti, dove la produzione, l'allevamento, il trasporto e la macellazione avvengono strutturalmente in condizioni di indicibile sofferenza di decine di miliardi di esemplari, con l'aggravante, nella fase terminale, di percentuali elevatissime di malfunzionamenti tecnici e sistematici fenomeni di crudeltà e sadismo gratuito da parte di operatori ad alta frustrazione professionale, bassissima qualificazione e altrettanto basso salario, che determinano ulteriore, inaccettabile e gravissimo dolore a centinaia di milioni di animali.
Sarebbe interessante sapere se in Europa ed in Italia, che nella produzione intensiva di cibo di origine animale presumibilmente adottano gli stessi procedimenti statunitensi, ci sono esperienze analoghe alla Farm Sanctuary di Watkins Glen e se esistono, quanto sono diffuse e come incidono sul mercato complessivo, fattorie caratterizzate da tecniche di allevamento tradizionale ed alti standard di rispetto del benessere animale.
Mi ha colpito anche la proposta della terza opzione alimentare che l'autore avanza e che suggerisce la possibilità di perseguire, invece che una scelta secca tra onnivori e vegetariani / vegani, una dieta, ancorché al momento particolarmente complicata da mettere in atto, da onnivori selettivi e consapevoli.
i sistemi di allevamento intensivo stanno davvero esagerando ed sono incredibili gli interessi economici che ci sono dietro e tutto quello che ci viene nascosto!
ho cambiato la mia alimentazione e così anche a mio marito e ai miei figli. mio marito un ex-carnivoro assiduo e convinto mi è grato perchè si sente molto meglio e non voglio passare da vegetariana sfegatata e ottusa ma i miei figli da quando non do loro più carne non si ammalano più. nessuna cura antibiotica.
credo che fin quando non verranno ridimensionati i sistemi di produzione, non venga rispettata la vita e i cicli naturali di questa evitando le orrende forzature dell'industria della carne nessuno di noi può sentirsi a posto con la coscienza giustificandosi nel dire che mangia poca carne. solo noi consumatori possiamo fare cambiare le cose perchè gli animali non hanno parola, non hanno avvocati, non possono esprimere l'inutile crudeltà a cui vengono sottoposti ogni giorno della loro breve vita e ho paura che prima o poi queste forzature le dovremo ripagare come sta già accadendo con l'antibiotico resistenza e molte altre malattie che risultano incurabili.
da leggere assolutamente!
Le recensioni migliori da altri paesi



Recensito in Germania il 4 gennaio 2024




It's very well written, and I am recommending it to friends and family, I have now passed it on to my Dad.
I know this is an american book, but I can't imagine there are that many differences between UK/European and American farming... It raises a lot of questions that I personally can't ignore.
I found it to be a very graphic book, and whether you're a vegetarian or not, it surely will raise a lot of questions...
It should be compulsory reading, although most of the people I recommended it to, won't read it, which to me says a lot...