Questo lievito di birra disidratato “Mastro Fornaio”, per impasti sia dolci che salati, è contraddistinto dal marchio “PANEANGELI”, tradizionale brand con cui vengono, appunto, commercializzati lieviti, preparati, aromi e molti altri ingredienti per ricette dolci o salate, il quale appartiene al gruppo “CAMEO” di Desenzano del Garda (BS), che è titolare anche del marchio “BERTOLINI”, altro storico brand del lievito, molto conosciuto nel nostro Paese. La Cameo S.p.A., in realtà, è la divisione italiana della multinazionale tedesca Dr. Oetker, la quale produce torte (dagli ingredienti alle decorazioni, dalle miscele agli impasti freschi, fino alle torte pronte), dessert (sia da preparare che freschi), pizze surgelate e altre specialità (tra cui muesli, noci e biscotteria salata). Fuori dall’Italia, infatti, i prodotti Cameo sono contraddistinti dal marchio “Dr. Oetker”, che è identificato dal medesimo logo dell’azienda italiana.
La confezione è rappresentata dal c.d. “bustone” di carta, che racchiude 3 bustine, da 7 g ciascuna, in “poliaccoppiato”; per l’esattezza, si tratta di piccoli astucci, simili alla confezione del caffè, composti da plastica e alluminio, con prevalenza di polietilene a bassa densità (come rivela il codice di riciclo “C/LDPE – 90”). Un tipo di packaging, sigillato in atmosfera protettiva, che brilla per efficienza; non solo perché facile d’aprire (c’è un settore tratteggiato, che indica dove tagliare con le forbici), ma soprattutto perché assicura un isolamento efficace, in quanto scherma validamente ossigeno, gas, luce, umidità e altri agenti esterni potenzialmente contaminanti; garantisce, pertanto, una deperibilità prossima allo zero, la quale è strumentale ad un’ottima conservazione delle caratteristiche nutritive e organolettiche degli ingredienti.
L’etichettatura, in lingua italiana, risulta chiara ed esauriente. Il consumatore trova la gran parte delle notizie strumentali ad un acquisto oculato; le poche informazioni che mancano sono reperibili sul sito web del fabbricante. Qui, ad esempio, apprendiamo che la catena di fornitura di cui si serve il fabbricante rispetta i principî di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Le stesse pagine digitali ci rivelano, inoltre, che l’opificio in cui questo lievito secco vede luce (quello di Desenzano del Garda della Cameo), così come il relativo ciclo produttivo, sono validati da specifiche certificazioni, le quali, presupponendo una serie di stringenti controlli fisici, chimici, bio-chimici e organolettici, sono foriere di alta qualità, igiene e sicurezza alimentare.
Sia sulla busta esterna che su quelle interne sono riportate dettagliatamente le modalità d’uso del preparato con l’indicazione del quantitativo contenuto, affiancata dalla “℮”, che rappresenta il c.d. “simbolo di stima”, il quale certifica che il divario tra la quantità effettiva contenuta nella confezione e quella nominale riportata in etichetta non eccede i limiti fissati dalla normativa dell’Unione Europea. La singola bustina da 7 g, che equivale a un cubetto di lievito fresco da 25 g, rappresenta la dose perfetta per 500 g di farina.
Su ogni astuccio è impresso in modo ben visibile il lotto di produzione e il c.d. “termine minimo di conservazione” (o “TMC”), il quale, preceduto dalla solita formula “da consumarsi preferibilmente entro”, è collocato piuttosto avanti nel tempo (circa 18 mesi rispetto al momento della consegna). Ricordo a me stesso che tale data rappresenta la soglia temporale fino alla quale l’alimento mantiene intatte le sue proprietà, se conservato correttamente. Superato tale termine, non diventa pericoloso per la salute; sarà ancora possibile consumarlo, ma le sue qualità organolettiche inizieranno a subire una progressiva flessione. La bustina sigillata va conservata in luogo fresco e asciutto. Laddove, invece, si utilizzi solo una parte del suo contenuto, la restante dovrà essere conservata in frigorifero e utilizzata entro 2 giorni.
Per quel che riguarda la compatibilità con i vari regimi alimentari, il produttore precisa che la composizione del prodotto non annovera ingredienti di origine animale (lievito disidratato; emulsionante: monostearato di sorbitano).
2️⃣ IL LIEVITO🍕🍞
Questo lievito di birra disidratato in granelli non necessita di essere sciolto o riattivato in acqua prima del suo utilizzo. Basta aggiungerlo alla farina, assieme a due cucchiaini di zucchero e agli altri ingredienti della ricetta, dopodiché l’impasto, dolce o salato che sia, va lavorato in modo energico per almeno 10 minuti. A questo punto dopo averlo modellato a forma di palla, va coperto con un canovaccio umido e fatto lievitare in un luogo tiepido, fino ad ottenere il volume desiderato. Per favorire la lievitazione può essere alloggiato nel forno, dopo averlo preriscaldato a 50°C.
Ho provato questo lievito con farine di diverso tipo (di grano tenero, sia “00” che “0”; integrale; manitoba; senza glutine; di avena; di farro) e con la semola di grano duro rimacinata, ottenendo sempre, a prescindere che abbia impiegato o meno il robot, un impasto sufficientemente alto e soffice, che aveva anche il pregio di essere leggero, arioso e ben alveolato. A conferma di questo posso, dire che le numerose preparazioni in cui mi sono cimentato, salate o dolci che fossero (pane, focacce, pizze e calzoni, nonché brioches, krapfen, savarin, ciambelle, trecce, babà, ecc.) sono risultate sempre molto digeribili, indipendentemente dal tipo di forno usato (elettrico, a gas o a microonde). Consiglio, al riguardo, di dare un’occhiata alle ricette presenti sul sito del produttore, che rappresentano un’ottima base di partenza per sviluppare la propria inventiva culinaria.
3️⃣ LE CONSIDERAZIONI FINALI🤔👨🏽💻
Le argomentazioni dedotte nelle righe che precedono e le conseguenti considerazioni sviluppate mi portano ad esprimere un giudizio complessivamente positivo sulla qualità e sulla gradevolezza del prodotto, da cui discende una valutazione di congruità riguardo al prezzo di 0,97 euro, al quale viene attualmente venduta la confezione da 3 bustine. Un importo, equivalente ad un costo unitario di circa 32 cent, che, sulla scòrta di un’analisi comparativa piuttosto accurata, reputo anche alquanto competitivo.