Scopriamo insieme le proprietà del tamarindo, uno degli ingredienti della cucina naturale, con anche ricette e bevande a base del frutto di questa pianta.
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Il tamarindo (Tamarindus Indica) è una pianta sempreverde i cui frutti sono costituiti da baccelli che possono contenere da 4 a 12 semi. La pianta, originaria dell’Africa orientale, è attualmente diffusa anche nelle zone tropicale dell’Asia del Sud America.
E’ un vero e proprio albero, caratterizzato da una crescita lenta ma che può raggiungere dimensioni ragguardevoli. Pensate che può arrivare fino a un massimo di circa 30 metri di altezza per sette di circonferenza.
Il frutto, anche noto come dattero dell’India, è racchiuso come anticipato in baccelli. Questi ultimi possono essere sottoposti a bollitura per liberare con maggiore facilità la polpa commestibile che avvolge i semi presenti all’interno.
Composto per oltre la metà zuccheri, insieme ad acqua, fibre, proteine e grassi, questo frutto è ricco di una varietà di sali minerali tra cui abbonda il potassio con fosforo, sodio, magnesio, calcio e selenio.
Sotto il profilo nutrizionale è composto da acqua per circa il 31%. Il tamarindo è composto soprattutto da zuccheri, ma anche da percentuali più ridotte di fibre, proteine e grassi. Esso contiene importanti sali minerali, tra cui in prevalenza il potassio, insieme a minori quantità di fosforo, magnesio, sodio, calcio e selenio. Sono presenti anche buone percentuali di vitamine del gruppo A, B, C, K e J.
Si riscontra anche la presenza di aminoacidi, quali lisina, triptofano e metionina, insieme ad una certa quantità di acido tartarico. Quest’ultimo è responsabile non solo del gusto acido del tamarindo ma anche del suo elevato potere antiossidante, che permette di contrastare l’azione dei radicali liberi.
Il frutto offre notevoli effetti benefici per l’organismo umano. Le sue proprietà sembrano agire efficacemente a livello intestinale regolando i processi digestivi grazie anche alle proprietà lassative. Il tamarindo è infatti consigliato in caso di stitichezza ostinata con dosi differenti a seconda che si tratti di bambini o di adulti.
Mostra anche di svolgere un’azione antisettica e antibatterica. Di un certo rilievo sono infatti gli effetti antibatterici e antinfettivi. Per questo viene impiegato in India come rimedio naturale per il mal di denti e per contrastare le febbri reumatiche.
Questo frutto è anche in grado di svolgere un’azione rinfrescante. E’ pertanto utile in estate per favorire il reintegro dei sali minerali persi durante la sudorazione.
Eccovi una sintesi dei benefici:
Si può trovare sul mercato come polpa scura che è impiegata, soprattutto nella cucina orientale, come spezia.
In Italia, invece, si conosce e si utilizza prevalentemente in qualità di sciroppo o marmellata, molto efficace per le proprietà lassative della pianta stessa.
Si rivela un frutto ideale per risolvere problematiche a livello gastrico ed intestinale grazie alle sue proprietà lassative e digestive; per questo motivo la marmellata può essere usata anche per stimolare e regolare la motilità intestinale dei bambini.
Dal frutto si ricava anche uno sciroppo, anch’esso utilizzato per risolvere anche problemi di stipsi.
Qui trovate invece la ricetta per preparare il succo, una bevanda molto rinfrescante.
Ingredienti per 1,5 l di succo
Preparazione della ricetta
Per preparare un succo di tamarindo:
La curiosità: Marco Polo, nelle sue cronache, racconta un aneddoto che la dice lunga sul sapore acido del tamarindo. Racconta infatti che i pirati asiatici erano soliti fare ingoiare ai prigionieri una soluzione di tamarindo ed acqua salata per farli vomitare le perle ingoiate.
Può essere reperito nei supermercati all’interno del reparto frutta tropicale e consumato in forma pura quando è ben maturo.
Si può trovare sotto forma di prodotti derivati, quali gelatina, sciroppo, creme, salse (è un ingrediente della nota salsa Worcester) e marmellate ricavate dalla sua polpa.
Non esistono particolari precauzioni d’uso, se non quella di rispettare i dosaggi terapeutici indicati. Tuttavia, è consigliabile informare il medico o il farmacista se si stanno assumendo farmaci allo stesso tempo. Ricordate che, anche se lieve, il tamarindo è comunque un lassativo. Inoltre, un consumo eccessivo di tamarindo può rendere l’intestino sensibile a questo frutto.
Non ci sono controindicazioni. D’altra parte, per le donne incinte (o che allattano) e i bambini, chiedete consiglio al vostro medico. Assicurati di seguire i dosaggi raccomandati.
Un dosaggio troppo elevato o una sensibilità sviluppata può portare a disturbi del transito.
Non si conoscono interazioni negative.
Non si conoscono interazioni negative.
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