Erbe medicinali e aromatiche

Proprietà e benefici del dragoncello

Una pianta che arriva dal Mar Nero

Il dragoncello (Artemisia drancunculus) è una pianta erbacea di tipo perenne utilizzata come erba aromatica e medicinale, oltre che in cucina. È conosciuto anche con il nome di estragone, la sua pianta forma una specie di cespuglio, possiede radici legnose, foglie sottili, allungate e dentellate, mentre i fiori sono piccoli, di colore verde-giallo e sono riuniti in un’infiorescenza a forma di pannocchia.

Proprietà e benefici del dragoncello

Da dove viene il dragoncello

Originariamente il dragoncello proviene dalle zone dell’attuale Russia meridionale, dove questo paese si affaccia sul Mar Nero e a ridosso del Caucaso.

Per questo, oltre che come estragone, è noto anche come dragoncello russo, soprattutto all’estero. Qui nasce spontaneamente e si è diffuso nel resto dell’Europa all’epoca delle Crociate.

Nel nostro Paese non nasce spontaneamente ma viene coltivato in terra o in vaso purché esposti al sole.

Quando si parla del dragoncello utilizzato in cucina ci si riferisce però a quello francese (Artemisia dracunculoides), da distinguersi dal dragoncello russo. Si tratta di una variante con caratteristiche diverse. Quello russo ha sapore amaro ed è meno pregiato. Come pianta, però, si presenta più robusta e resistente alle temperature basse.

Esiste anche una varietà spagnola, variante di quella francese, ancora più saporita a detta degli esperti. Appartiene alla stessa famiglia dell’artemisia (Artemisia vulgaris), come l’assenzio (Artemisia absinthium) ed il genepì (Artemisia genipi).

Come usare il dragoncello

Della Artemisia drancunculus si utilizzano le foglie e i fiori, che vengono raccolti durante tutta l’estate.

fiori sono noti anche nella medicina popolare antica per essere utilizzati in infusi e decotti per stimolare l’appetito, per favorire la digestione e come metodo per alleviare il singhiozzo, hanno anche effetti antisettici, anispasmodici e stimolanti.

dragoncello
Un’erba dai molteplici utilizzi come erba aromatica e medicinale, oltre che in cucina

Il dragoncello in cucina

Le foglie, possibilmente fresche, si utilizzano per cucinare, soprattutto carni bianche, pesce e formaggi. Se amate la cucina francese, non potrete non avere assaggiato almeno una volta il Poulet a l’Estragon.

Con le foglie si può ricavare anche un aceto aromatizzato. Si aggiunge alle insalate e si usa per preparare delle salse, le più famose la salsa tartara, la salsa bernese e la salsa al dragoncello.

Quest’ultima è perfetta per il pesce e le carni bianche al vapore. Ecco come la si prepara:

  • 40 g di dragoncello fresco
  • 40 g di mollica fresca di pane
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 cucchiai d’aceto bianco
  • 4 cucchiai d’olio extra-vergine d’oliva

Preparazione. Tagliuzzate il dragoncello dopo averlo lavato e mettetelo nel mixer insieme all’aglio, alla mollica, all’aceto e all’olio, e  anche uno spruzzo d’acqua. Frullate fino ad avere una crema liscia e vellutata. Regolate di sale.

Qualche approfondimento tematico

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