Eccovi tutte le proprietà e gli utilizzi del crespino, dalla cui pianta si ricava un rimedio omeopatico ritenuto efficace per molti disturbi.
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Il crespino (nome scientifico Barberis vulgaris) è un arbusto originario dell’Europa centro-meridionale, dell’Africa occidentale, dell’Asia orientale e dell’America settentrionale, ma è stato anche naturalizzato nel nord Europa, in particolare nelle Isole britanniche ed in Scandinavia.
Il nome della pianta deriva da Berberi, ovvero conchiglia, per la forma a conca dei suoi petali: questo arbusto spinoso produce bacche di colore rosso e cresce soprattutto in zone aride di montagna ad alta quota.
Nella corteccia di crespino sono concentrati importanti principi attivi, come berberina (nota in campo farmaceutico per le sue proprietà antimicrobiche e antisecretive), berbamina, palmatina, iatrozzizina insieme ad altre sostanze alcaloidi, resina, olio essenziale, zucchero, tannino, mucillagine, pectina.
Per ottenere la tintura madre, contenente l’ingrediente attivo della pianta, si utilizzano le radici essiccate e la corteccia dell’arbusto.
Per la presenza di alcuni di questi principi attivi (concentrati soprattutto nelle radici), la pianta possiede importanti proprietà terapeutiche, in particolare toniche, amaricanti, astringenti, depurative, diuretiche e febbrifughe, ma può rivelarsi anche velenosa se assunta in dosi eccessive.
Con le dovute cautele, a causa della sua potenziale tossicità, il crespino può essere un rimedio omeopatico in caso di itterizia e dolori biliari oltre ad essere utile per contrastare la stitichezza e la mancanza di appetito, le affezioni polmonari, la ritenzione urinaria e la febbre.
Per uso esterno, il crespino è indicato in caso di congiuntivite e per cicatrizzare piccole ferite.
Le bacche e le foglie sono molto ricche di vitamina C e con esse si può preparare un infuso dall’azione rinfrescante.
Nell’ambito gastronomico le bacche vengono utilizzate per la preparazione di sciroppi e marmellate grazie al potere dolcificante presente in particolar modo nelle radici e nella corteccia.
I fiori racchiudono proprietà antinfiammatorie e antireumatiche. Dai fiori si può preparare un’ottima tisana naturale mentre un tè a base di radici di crespino può consentire di alleviare ulcere della mucosa orale.
In ogni caso, i frutti non vengono solitamente consumati freschi per via del loro gusto fortemente acido. L’acidità si deve proprio alla presenza di acido malico.
È sconsigliato l’uso delle bacche di questa pianta durante la gravidanza e l’allattamento.
Viene consumato tipicamente sotto forma di granuli da far sciogliere sotto la lingua o come gocce. i granuli sono comunque a base di saccarosio e di lattosio.
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