Quinto Conto Energia: in arrivo per settembre
Abbiamo già parlato di Quinto Conto Energia (vedi articolo Quinto Conto Energia: comicia l’era del riciclo) ma se finora il condizionale era d’obbligo per via della situazione d’incertezza che circondava i decreti sugli incentivi per il fotovoltaico e per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas) ma ora finalmente possiamo parlare all’indicativo!

I due provvedimenti riguardanti il nuovo meccanismo di assegnazione e gestione dei contributi per il comparto del fotovoltaico e delle altre rinnovabili sarà operativo dal 27 agosto 2012.
Finalmente, i tre Ministeri coinvolti, Ambiente, Sviluppo Economico e Agricoltura, si sono accordati tra loro e hanno tenuto conto dei pareri dell’Autorità per l’Energia e della Conferenza Unificata, per raggiungere (e superare) gli obiettivi europei sulle rinnovabili e porre così le basi per un’incremento economico del settore energetico finalmente più equilibrato, sostenibile e adeguato alla realtà del mercato (con costi in caduta per le tecnologie sempre più accessibili).
Forte di aumento del budget a disposizione, 500 milioni di euro annui per un totale di 20 anni, di cui 200 milioni destinati al fotovoltaico e 300 al non fotovoltaico, il Quinto Conto Energia garantirà maggior controllo dei volumi installati e della spesa e molte novità. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
- Innalzamento delle soglie di accesso ai registri: per il fotovoltaico aumenta la soglia per l’iscrizione al registro a 20 kW per medio-piccoli impianti mentre sono esentati gli impianti a concentrazione, quelli innovativi e quelli delle pubbliche amministrazioni o realizzati in sostituzione di amianto fino a 50 KW. un sistema di aste per i grandi impianti.
- Nuove soglie di accesso anche per rinnovabili diverse dal fotovoltaico (per fonti a 50 kW): la principale novità riguarda la distinzione per le soglie di iscrizione ai registri in base alla tecnologia utilizzata. Nella fattispecie le nuove soglie fissate a 60kW per l’eolico; 250 kW per l’idroelettrico; 200 kW per le biomasse.
- Bonus e incentivi: reintroduzione dei bonus per chi utilizza prodotti Made in Europe e per la sostituzione di strutture in amianto con pannelli fotovoltaici. Per far ciò verranno aumentate le risorse complessive e i budget incentivanti.
- Semplificazioni in arrivo anche per gli iter burocratici relativi alle procedure di iscrizioni ai registri per le rinnovabili e bonus per biomasse e biogas legati alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.
- Maggior controllo degli incentivi per i rifacimenti degli impianti: sarà possibile accedere ai finanaziamenti solo qualora siano stati superati i 2/3 della vita dell’impianto stesso.
Ora che il Governo ha sciolto ogni riserva, i piani per lo sviluppo delle rinnovabili posso finalmente prendere il volo…
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