Ambiente

Guida alla raccolta differenziata plastica

I nostri consigli pratici

La raccolta differenziata della plastica è fondamentale. Tra tutti i materiali, i polimeri sono quelli che più sono usati per una grande varietà di prodotti ed è forse la materia prima che meglio si presta per un riciclo quasi completo anche se occorre fare attenzione al tipo. Dunque, è ancora più importante imparare a fare la raccolta differenziata della plastica in maniera corretta! Ecco la nostra guida per farlo nel migliore dei modi.

Guida alla raccolta differenziata plastica

Perchè fare la raccolta differenziata della plastica

Le materie plastiche di per se non sono biodegradabili. Possono resistere anche per centinaia di anni all’azione degli agenti atmosferici. Inoltre, se incenerite, generano sostanze estremamente tossiche, come la diossina.

Per questo motivo il metodo più efficace per lo smaltimento di questi rifiuti è il riciclo della plastica, che però è possibile solo per alcuni tipi, e in ogni caso comporta costi e risultati variabili a seconda del materiale utilizzato.

Dunque, riciclare la plastica è un dovere, ma deve esser fatto in maniera giusta e con i prodotti più adatti.

Cominciamo dalla parte più tecnica esplorando cioè i procedimenti con cui viene tecnicamente riciclata la plastica in senso stretto e tutte le varianti che sono sul mercato.

Quali tipi di plastica sono realmente riciclabili

Le tipologie di plastica che sono riciclabili grazie alla raccolta differenziata sono 7. Ciascuna è identificata da un codice riportato anche sulla confezione del prodotto o dell’oggetto:

  • PET polietilene tereftalato
  • PE polietilene
  • HDPE polietilene ad alta densità e LDPE polietilene a bassa densità
  • PVC polivinilcloruro
  • PP polipropilene
  • PS polistirene

IL PE ed il PET sono quelli più facilmente riciclabili. Proprio per questo vengono utilizzati per la produzione di imballaggi per prodotti alimentari di largo consumo. In particolare, il PET è il materiale comunemente utilizzato per le bottiglie di plastica e può essere riciclato con due metodi:

  • meccanico, il più economico. Non permette di riutilizzare il materiale per usi alimentari
  • chimico, in grado di riportare i polimeri allo stato originale, scomponendoli in una serie di materie prime che possono successivamente essere usate per la produzione di nuovo PET.

Questo secondo metodo è applicabile anche al PVC, ma ha costi elevati. Può essere preso in considerazione solo per grandi quantità di materiale.

Negli ultimi anni sono stati introdotti alcuni metodi per suddividere i rifiuti plastici a seconda della materia di cui sono formati, per mezzo di detector elettronici a raggi X e sistemi idraulici che distinguono i materiali in base alla loro densità.

Quali sono i problemi della raccolta differenziata della plastica

In generale, quello economico è il problema più rilevante per alcuni materie plastiche:

  • il processo di lavorazione può avere un costo molto superiore alla produzione di nuova plastica: alcune materie plastiche che si induriscono con il calore (che si chiamano termoindurenti), se riciclate, sono più costose di quelle nuove
  • si possono riciclare solo un certo numero di volte: alcune materie plastiche, come il polipropilene e dopo diventano inutilizzabili, ad esempio il polipropilene può essere riciclato solo tre volte

Le diversità nel trattamento tra i vari tipi di materiale plastico comportano la necessità di una rigida divisione dei prodotti da riciclare. E questa separazione deve effettuarsi già nella fase della raccolta differenziata.

Ad esempio, il polietilene o PVC, utilizzato per produrre i tappi delle bottiglie (oltre che componente principale dei sacchetti di plastica), dovrebbe essere separato dal PET, di cui sono composte le bottiglie stesse.

raccolta differenziata plastica

Cosa si può riciclare e cosa invece no

Chiarita la parte più tecnica ecco i passi fondamentali che dovete compiere per riciclare correttamente la plastica nella raccolta differenziata, concentrandosi in particolare su PE, PET e PVC:

  • barattoli dello shampoo
  • vecchie buste della spesa
  • flaconi del detersivo

La regola base è che si possono differenziare solo gli imballaggi, i flaconi ed i contenitori e non gli oggetti di plastica in genere.

Dal 1 maggio 2012 i bicchieri e piatti di plastica usa-e-getta possono essere anch’essi riciclati come plastica e non più buttati nella raccolta indifferenziata, come afferma il COREPLA (Consorzio Recupero Plastiche), ma non le posate di plastica.

Cosa gettare nel contenitore della raccolta differenziata della plastica

L’elenco completo dei rifiuti plastici da riciclare è questo.

  • bottiglie di acqua e bibite
  • flaconi di shampoo e detergenti per il corpo,
  • flaconi di prodotti cosmetici liquidi
  • contenitori per liquidi
  • reti per frutta e verdura
  • imballi per alimenti
  • vaschette per alimenti
  • pellicole per alimenti
  • vaschette del gelato
  • vasetti dello yogurt
  • confezioni per le uova
  • cassette per la frutta
  • vaschette di polistirolo
  • vasi per piante e fiori
  • piatti e i bicchieri in plastica
  • grucce in plastica

Cosa non gettare nel contenitore della raccolta differenziata della plastica

Mentre questi sono i rifiuti in plastica che non è possibile riciclare o costa troppo e quindi non viene fatto.

  • ciò che non è imballaggio
  • arredi (sedie e tavoli)
  • plastica dura (giocattoli, articoli casalinghi, elettrodomestici, custodie per CD, DVD, VHS)
  • posate in plastica

Ricordate anche che il cestino dei rifiuti plastici può ospitare anche i contenitori in metallo da riciclare, che poi è l’alluminio, perché è facilmente separabile dalla frazione plastica ed è molto conveniente riciclarlo, data la carenza di materie prime per produrlo.

Ecco alcuni contenitori acquistabili online per la raccolta differenziata:

Come fare la raccolta differenziata della plastica correttamente

Chiarito questo ecco i quattro passi da osservare:

  • Togliere i tappi dei contenitori. Vi invitiamo a leggere anche quest’approfondimento: raccolta e riciclo dei tappi di plastica.
  • Lavare i contenitori per eliminare tracce del contenuto. Noi consigliamo di togliere eventuali etichette di carta per smaltirle.
  • Pressare per far perdere volume. Lo spazio infatti costa sia a livello di trasporto che nei processi di recupero successivi, meno è, meglio è.
  • Gettare la plastica negli appositi contenitori per la raccolta differenziata. Questa la fase più importante, banale a dirsi ma assolutamente importantissimo.

Il riciclo della plastica può comunque avvenire in modo indiretto, con i principi del riciclo creativo.

Prestate molta attenzione allo smaltimento di elettrodomestici usati come televisori, frigoriferi o computer. Sebbene abbiano una forte componente di plastica NON possono essere trattati come PE, PET e PVC e metalli, gas o altri componenti che non possono essere riciclati.

Altre informazioni sul riciclo

Le nostre guide sulla raccolta differenziata:

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4 Commenti

  1. Nei sacchetti degli alimentari c’è la sigla del tipo di carta e l’invito a consultare il proprio comune per sapere se vanno buttati nei rifiuti della carta o nell’indifferenziato. Finora nel sito del Comune di Genova o nella società della raccolta rifiuti AMIU non ho trovato un elenco per questa distinzione del tipo di carta da riciclare dove.

  2. Bando alle ciance, riciclare e’ di assoluta importanza per la salvaguardia dell’ambiente ed il rispetto dei lavoratori di questo settore, oltre ad essere una nozione importante di educazione civica. Insegniamo anche alle nuove leve il giusto modo di differenziare i rifiuti, per lasciar loro un corretto insegnamento civico.

  3. Per me è assurdo lavare ( un inutile spreco di acqua) i vasetti e togliere la carta ,plastica e plastica
    Tutta quella che si getta nel’indiferenziato dové va a finire?

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