Il ramolaccio nero o ravanello nero è un ortaggio dalle mille proprietà che può essere utilizzato per contrastare ritenzione idrica, tosse e persino stitichezza cronica. Stiamo parlando di un foraggio grezzo utile anche in caso di cattiva digestione e di itterizia.
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Il ramolaccio nero è coltivato sia in Europa che in Cina, per la sua velocità di crescita e per la sua indiscussa utilità: se ne consumano tutte le parti (foglie, fiori, baccelli, semi). Ma era già conosciuto ai tempi dell’Impero Romano per le sue proprietà officinali.
È della stessa famiglia del ravanello (Raphanus sativus varietà niger), ed è noto anche con il nome di rafano o radice d’inverno oppure ancora ravanello nero. Appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. È una pianta biennale e rustica che somiglia molto, nell’aspetto, alla pastinaca.
Il grosso della composizione del ramolaccio nero è rappresentata da carboidrati indigeribili che, pertanto, facilitano l’evacuazione. Ha basso indice glicemico, quindi è adatta anche a chi voglia perdere peso. Come le altre varietà di ravanello, ha altresì proprietà carminative, astringenti e antiscorbutiche.
Utile a prevenire le emorroidi, viene consigliato in caso di disturbi epatici in quanto è un disintossicante naturale. Il suo succo lenisce il sistema gastrointestinale e urinario, mentre le foglie sono utili in caso di itterizia.
In particolare, tramite la sua efficacia purificante, il ramolaccio nero facilita l’espulsione di bilirubina mantenendone la produzione su di un livello ottimale. Ciò significa che riduce la distruzione dei globuli rossi e aumenta l’apporto di ossigeno fresco al sangue.
Questa radice ha dunque anche proprietà antinfiammatorie, utili in caso di problemi cardiovascolari, ed ha inoltre un’azione anti-cancro. Merito della presenza di antociani, acido folico e vitamina C.
Come altre verdure crocifere, si dice infatti che sia in grado di alterare le vie che causano la morte cellulare, impedendo così alle cellule maligne di riprodursi. Può pertanto essere efficace soprattutto in caso di cancro dei reni, del colon, della bocca e dello stomaco.
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Lo si può utilizzare crudo, formato carpaccio, o grattugiato nelle insalate. Ma oltre ad essere un alleato per la perdita di peso, è conosciuto come calmante della tosse. Basta:
Il ramolaccio nero può essere conservato sott’aceto o utilizzato per la preparazione della salsa al cren. Ottimo anche lessato, può essere saltato in padella da affiancare alla carne di maiale.
Anche le foglie giovani possono essere cotte, come gli spinaci. I semi, spremuti, danno origine ad un olio pungente molto utilizzato nella cucina orientale.
Può essere consumato anche a chi è affetto da celiachia. Purtroppo però alcune componenti possono renderne difficile la digestione.
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