Semplice ed elegante, il ranuncolo è una pianta erbacea originaria dell’Asia e delle zone fredde del Globo. Il genere comprende più di cinquecento specie, ma la varietà spontanea più conosciuta è quella con il caratteristico fiore a cinque petali di colore giallo vivo. Conosciamolo meglio e scopriamo tutti i segreti per la sua coltivazione.
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Il ranuncolo è una pianta appartenete al genere Ranunculus, una famiglia comprendente 400- 600 specie di fiori originari dell’Asia, dell’Australia, dell’America Centrale, dell’America del Nord e dell’Europa.
Si tratta di piante che producono fioriture luminose e brillanti che possono crescere spontaneamente nei campi o essere coltivati in vaso e in piena terra, in particolare nei giardini rocciosi.
Alcune specie sono considerate molto rare, altre invece hanno un atteggiamento invasivo e tendono a tappezzare prati e colline con il loro caratteristico fiore giallo a 5 petali.
Prendersi cura del ranuncolo è un compito assai semplice poiché la pianta non richiede molta manutenzione o particolari attenzioni.
Come nelle altre guide sul giardinaggio e sui segreti per coltivare e far crescere piante e fiori, scopriamo insieme tutti i segreti per coltivare al meglio il ranuncolo.
La storia di questa pianta è molto antica. I turchi la chiamavano ‘fiore doppio di Tripoli’, mentre Apuleo, nel lontano 125-170 a.C., la definiva ‘erba scellerata’ per via della sua rinomata tossicità.
Il suo nome, in realtà, vuol dire“piccola rana” perché le prime testimonianze di questo fiore ne associano la crescita spontanea in zone paludose.
Il ranuncolo è conosciuto anche come “botton d’oro” perché l’aspetto e il colore dei suoi fiori.
Secondo un’antica tradizione, i ranuncolo venivano portati in dono alla Madonna durante la Settimana Santa. La leggenda, infatti, narra che a crearli fu addirittura Gesù che per rendere omaggio a sua Madre prese le stelle più luminose dal firmamento e le trasformò in fiori.
Nel linguaggio dei fiori il ranuncolo è associato sia ad un fascino malinconico ed è simbolo di una bellezza languida.
La coltivazione di questa erbacea in Italia risale ad oltre 500 anni fa. Già nel 1952, Padre Agostino del Ricco narrava di diverse specie di ranuncolo coltivati nei giardini fiorentini.
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Come anticipato, oltre alla varietà selvatica dal fiore semplice e giallo, esistono diverse specie di ranuncolo, alcune molti simili a roselline di colore giallo, rosso, rosa, bianco o arancione. In Itala se ne contano circa 80 specie spontanee, di cui le più conosciute sono:
Tra le specie coltivate ricordiamo:
Sono alcune delle piante a fioritura primaverile più facile da coltivare. Si adattano bene a qualsiasi esposizione anche se prediligono ambienti umidi. Nonostante la loro rusticità li renda forti e resistenti a qualsiasi condizione, meglio evitare lunghe esposizioni al caldo sotto il sole diretto. Si tratta di una pianta originaria delle zone più fredde del Globo che necessita di molte ore di luce e di tanta, tantissima acqua.
Il terreno ideale, quindi, deve essere ricco e umido. In giardino, posizionate le piante accanto a stagni o piccole fonti di acqua e predisponete il fondo con materiale roccioso o ghiaia.
Una pianta raggiunge in genere 40 centimetri di altezza senza difficoltà. Le innaffiature devono essere abbondanti e frequenti, sopratutto se le precipitazioni atmosferiche sono scarse. Il periodo migliore per la concimazione è quello immediatamente prima della fioritura.
Il Ranununculus montanus è forse una delle specie di ranuncolo che più si adatta alla coltivazione in vaso. Le sue dimensioni contenute, infatti, permettono di gestire facilmente la pianta, senza peraltro prestarle particolari cure.
Le foglie sono simili a quelle del geranio con steli che raggiungono i 15 cm. I fiori sono singoli, a forma di coppa, prevalentemente di colore giallo. Il periodo della fioritura va da maggio a luglio.
Un’altra varietà molto adatta alla vita in vaso è il cosiddetto Molten gold dai colori molto vivaci.
L’interramento dei bulbi in vaso o in fioriera deve avvenire in una piccola buca a circa 10 cm di profondità. Meglio mantenere 10-15 cm di distanza tra un bulbo e l’altro. Per questo tipo di coltivazione, scegliete un terriccio fresco e argilloso, ricco di sostanze organiche.
Il ranuncolo ha bisogno di un apporto idrico abbondante e frequente, soprattutto quando fiorisce. Attenzione, comunque, ai ristagni nei sottovasi che possono essere dannosi per le radici.
Ecco qualche altra informazione utile sul ranuncolo. Cominciamo dalla nostra selezione di prodotti.
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