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Rapporto Sebiorec su discariche e salute in Campania, un pericolo silenzioso

Nel 2008 la Regione Campania commissionava all’Istituto Superiore di Sanità il Sebiorec (Studio epidemiologico di biomonitoraggio della Regione Campania), una indagine condotta su 52 campioni di latte materno e 876 di sangue umano volta a rinvenire una eventuale connessione tra degrado ambientale e decessi per tumori.

Dopo quasi quattro anni i dati emersi ancora non sono resi noti al pubblico ma solo ad una platea di esperti. E ciò che ci raccontano non è certo un fatto nuovo.

In tutte le aree esaminate vi è un’alta concentrazione di elementi contaminanti organici sia nel sangue umano che nel latte materno. Questo sembra essere legata principalmente all’inquinamento delle falde acquifere e di conseguenza dei prodotti agricoli. Lo studio conferma il legame tra degrado, cancro ed avvelenamenti in Campania ed in particolare alcuni comuni tra Napoli e Caserta.

Le cifre parlano chiaramente di una situazione allarmante. Solo tra 1995 e 2002 c’è stato un aumento del tasso di mortalità del 12% per le donne, del 9% per gli uomini. Teniamo presente però che i dati e lo studio sono ormai vecchi poiché sono fermi ad un decennio che va dal 1995 al 2007, dunque non possono rassicurare poiché non sono specchio dello stato di salute attuale della popolazione e del territorio (per esempio, le discariche dal 2004 ad oggi sono raddoppiate da 2.500 a 5.000!).

Tra le sostanze rilevate (diossina del tipo “Seveso” – la più pericolosa – arsenico, cadmio, mercurio, piombo) alcune sono tutte presenti in natura ma, superati certi limiti, diventano altamente pericolose.
Le cause di tale diffusione sono ancora da accertare ma non è escluso che i fattori determinanti siano l’accumulo di rifiuti e il loro non corretto smaltimento, soprattutto gli incendi dolosi dell’immondizia. I dati confermano inoltre che le aree più a rischio sono i comuni di Acerra, Aversa, Caivano, Castel Volturno, Giugliano, Marcianise, Villa Literno. Infatti in tutte vi è un’alta concentrazione di elementi contaminanti negli abitanti.

Infine dal questionario somministrato ai partecipanti era emersa una preoccupazione legata alla sensazione di non essere sufficientemente informati riguardo lo stato di salute ambientale ed umano.

I dati del Sebiorec saranno utili per futuri interventi di bonifica e per istituire una comunicazione più efficace col cittadino? Ce lo auguriamo.

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Published by
Federica

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