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Sai cosa mangia il tuo bambino a scuola?

Come sempre in ritardo rispetto ad altri paesi europei, finalmente anche nelle scuole italiane si iniziano ad intravedere i primi timidi segnali di un pranzo green.

Sai cosa mangia il tuo bambino a scuola?

Di quello che mangiano i nostri figli nelle mense scolastiche si sa ben poco e per il momento dobbiamo accontentarci delle nuove forniture di prodotti usa e getta biodegradabili, a cura di Quibio.it . Anche se può sembrare poco, in effetti c’è da esultare. Da sempre infatti la scuola italiana è un ambiente conservatore, ma grazie alla sensibilità dei docenti, al suo interno si sta facendo strada una nuova filosofia green.

Se da un lato, stoviglie biodegradabili, possiamo esultare, sul fronte cibo tanto resta ancora da fare. Ad esempio in altri paesi europei sulle tavole delle mensa scolastiche, vi è una grossa attenzione alla provenienza degli alimenti.  Ai bambini vengono serviti prodotti locali, di stagione e a chilometri zero.

In Italia su questo aspetto manca una linea chiara e precisa. Oltre ai comitati dei genitori che sorvegliano le mense, manca una vera a propria politica Ministeriale, sia Ministero dell’Ambiente che dell’Istrizione, che incentivi su tutto il territorio nazionale la scelta di prodotti controllati per le mense scolastiche. Non va infatti dimenticata l’importanza, sia in termini economici che ambientali, di sostenere la spesa a km zero e la Foodtopia, il nuovo sistema alimentare ecosostenibile.

E tu, sai cosa mangia il tuo bambino a scuola? Raccontaci la tua esperienza in fatto di cibo a scuola.

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Un commento

  1. Salve, scrivo dalla provincia di Como per chiedere un consiglio. Sono mamma di 2 bimbe, di cui una frequenta la scuola materna statale di un piccolo paese e l’altra la frequenterà a settembre. Sono inoltre agronomo e quindi sensibile e informata sull’importanza dell’alimentazione nei bambini. Purtroppo mi trovo ad essere una mosca bianca, in una zona dove questo tipo di cultura è totalmente assente, se mai sostituita dalla convinzione che più i bambini mangiano meglio è, probabilmente ereditato da un periodo storico in cui non c’era la ricchezza e la varietà alimentare e tantomeno gli alimenti poco se non addirittura affatto sani di adesso.
    Ora, arrivando al punto, nella scuola materna di mia figlia esiste un menu settimanale, immagino controllato dalla asl, e che è appeso nell’atrio e che ognuno può visionare…e su questo non ho niente da dire, anzi direi che la qualità è mediamente buona, anche se non bio. Al di là di ciò che è ufficiale, però, vige una consuetidine ormai a quanto pare assodata di:
    – dare caramelle una o più volte al giorno cominciando da quando i bambini si siedono (h 9,30) prima di andare a fare la merenda mattutina a base di frutta (ufficiale)
    – gli avanzi delle feste della scuola vengono ripresentati ai bambini sotto forma di merenda alle h 15 per molti giorni seguenti: patatine, coca cola, altre bibite, biscotti (per cira 20 giorni dalla festa, hanno smaltito gli avanzi di carnevale). Questi alimenti vengono portati da ciascuna famiglia, su richiesta, in occasione di feste quali carnevali o fine anno, e a quanto pare avanzano per un bel po’.
    – sempre a merenda (che non risulta un pasto ufficiale della scuola materna) spesso vengono distribuiti alimenti vari portati su iniziativa volontaria di vari genitori: di solito sono biscotti confezionati
    – in occasione dei compleanni i genitori portano dolci confezionati o caramelle e tenedo conto che i bambini in tutto sono quasi 90, si possono ipotizzare un bel po’ di giorni all’anno
    – altri giorni ho visto che girava il pane da solo avanzato dal pranzo (per fortuna) sempre a questa non ufficiale merenda.
    Quindi se sommiamo il tutto..si tratta di cose non occasionali. Oltrettutto essendo bambini piccoli non sempre raccontano cosa hanno mangiato, per cui mi è capitato di dare a mia figlia una ulteriore merenda a casa, non sapendo per esempio un giorno che c’era stata una festa di compleanno con torta al cioccolato dopo pranzo + merenda a base di biscotti al cioccolato alle h. 15.
    Io vorrei almeno, nella migliore delle ipotesi, che venisse abolita, o almeno riferita questa consuetudine, perchè ritengo giusto essere informata, quale genitore, oltre che del menu del mattino e del pranzo, anche di altri eventuali menu aggiuntivi. Inoltre penso che non sia giusto che venga data a mia figlia qualsiasi cosa che arriva a scuola senza che io ne sia informata.

    Probabilmente mi suggerirete di rivolgermi al rappresentante di classe. Le scrivo appunto perchè credo di essere, come le dicevo, in assoluta minoranza riguardo al concetto di alimentazione sana/educazione alimentare e già attualmente percepisco il giudizio di “essere alieno” perchè porto io le caramelle per mia figlia, che sono sì zuccherate ma almeno prive di coloranti, con la motivazione che essendo affetta da dermatite atopica ed avendo letto che una possibile causa potrebbero essere i coloranti, preferisco eliminare questa eventuale causa. Alla mia prima richiesta, comunque l’insegnate mi aveva replicato che c’era bisogno di un certificato medico per qualsiasi variazione al menu, considerando menu anche quello delle caramelle… Ritendo poco o affatto efficace muovermi io personalmente “all’attacco”, anzi, ritendo quasi dannoso questa posizione che mi ritaglierei per me e per mia figlia (pochissimi genitori, tastando il terreno, si sono mostrati d’accordo con me, ma sapendo che la consuetidine è ben assodata e si è in un paesino, nessuno si vuole esporre ..e quindi credo mi ritroverei “bollata” come “rompiscatole” da insegnanti e genitori), chiedo se esista una via ufficiale per poter sensibilizzare gli insegnanti o metterli di fronte ad un obbligo. Sono convinta che sono tutti in assoluta buona fede, si tratta solo di ignorare .. Ma credo fermamente che la scuola abbia un ruolo anche nell’educazione alimentare dei bambini e quindi che sia un mio diritto pretendere questo.

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